- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
La facciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 255 fabbriceria della cattedrale. 15 Di conseguenza, la facciata si rivela il prodotto di interventi e committenze diversificate; osservando segni di importanti rimaneggiamenti, talora a breve distanza di tempo gli uni dagli altri, si può inclinare a considerarli "varianti in corso d' operà', oppure accentuare la distinzione delle fasi: opterei per questa seconda prospettiva, che permette di differenziare e di comprendere meglio il progetto iconografico dei committenti che si sono susseguiti. Se le pitture dell'atrio sono attribuite unanimemente alla com– mittenza Gombaudel e sono legate all'anno 1522, 16 una nuova fase di lavori, posteriore alla morte del canonico stesso (1535), 17 è riferita dal Mochet come conclusa nel giugno 1542: «Au mais de juin de la mesme année, camme l'église majeur avoit esté reparée et mise en l'e– stat qu'elle se void aujourd'hui ... ». 18 Lo "stato in cui era vistà' la cat– tedrale nel Seicento, era caratterizzato proprio dall'atrio, che veniva considerato splendido, come si legge nella Vallis Augustae compendia– ria descriptio: «Ecclesia cathedralis est aedes augustissima, atrio instructa speciosissimo et antiqua». 19 In sintesi, con le date sopra esaminate esistono le premesse docu– mentarie per dare fondamento a un'impressione di non piena coerenza che la facciata suscita, al di là del forte impatto plastico e 15 B. ORLANDON!, Architettura in Valle d'Aosta. Il Quattrocento. Gotico tardo e rina– scimento nel secolo d'oro dell'arte valdostana 1420-1520, Ivrea (TO) 1996, pp. 155-158. 16 Non si sa la fonte da cui il de Tillier ha desunto che «cét ouvrage à eté com– mencé en 1522 et fini en 1526» (Historique, cit., p. 128); considerando che il seguito dell'informazione (che verrà esaminata più avanti) relativa alla facciata della cattedrale si presenta poco plausibile, pare di non poter dare fiducia neppure alla data del 1526. Da questo passo del de Tillier dipendono probabilmente Due (HEA V, p. 216), TOE– SCA (Catalogo delle cose d'arte e di antichità d1talia. Aosta, Roma 1911, p. 6), BRUNOD, GARINO (1996, p. 79). 17 Il Gombaudel muore il 5 luglio 1535, come è riportato in margine al Martiro– logio della Cattedrale d'Aosta (f. 30'): «Obitus venerabilis domini Johannis Gouban– delli de Liniaco, Tulensis diocesis, canonici mistralis ecclesie Auguste et magistri fabri– ce, fondatorisque misse Sancti Nicolai, qui obiit anno 1535 5' jullii», cf. O. ZANOLLI, Les «obitus» et !es notes margina/es du Martyrologe de la Cathédrale d'Aoste (XIIP siècle), BAA XIII, p. 39. 18 MOCHET, op. cit., p. 266. 19 AA IV, Aosta 1970, p. 249.
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