- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
258 Paolo Papone 1518, sormontato da una lunetta decorata a conchiglia, con fregio a delfini e palmette. 24 Anche prescindendo dalle fonti documentarie, sembra possibile individuare nella decorazione della facciata almeno due fasi, entram– be cinquecentesche, anzi, a breve distanza cronologica. Alcune incon– gruenze, infatti, segnalano notevoli rimaneggiamenti. Guardando alle lesene con decorazioni a candelabra, si nota che quelle della strombatura del portale sono, sì, stilisticamente non lontane da quel– le più esterne del protiro, ma ne differiscono nettamente per gli ele– menti che le compongono (fig. 1). 25 Il capitello delle lesene del pro– tiro va, con il margine esterno, a sovrapporsi agli affreschi dell'An– nunciazione e della Presentazione. Larco del portale si trova ad esse– re "rifìlato", senza respiro alcuno, dalle lesene del protiro, che inter– rompono di netto la cornice e il fregio proveniente dalla strombatu– ra. I busti in terracotta si trovano un po' allo stretto nelle lunette delle porte e delle false finestre. Il timpano pare coprire parte del concerto angelico del sottarco. 26 24 G. GENTILE, Documenti per la storia della cultura figurativa in Valle di Susa, in Valle di Susa arte e storia dall'Xl al XVIII secolo, a cura di G . ROMANO, catalogo della mostra, Torino 1977, pp. 57-58. 25 Le lesene del protiro tagliano senza raccordo la cornice della strombatura e pre– sentano, rispetto alle lesene della strombatura, uno scarto d'altezza che ne rende dubbia l'unità progettuale (anche se analoga sfasatura si riscontra nell'affresco di Francesco Caprioli nel Battistero di Reggio Emilia, con il Padreterno e il Battesimo di Cristo, cf. M. PIRONDINI, La pittura a Reggio Emilia nel Cinquecento, in La pittura in Italia. Il Cin– quecento, a cura di G . BRIGANTI, Venezia 1987, p. 219; lo schema compositivo di tale affresco presenta affinità con il protiro della cattedrale di Aosta). 26 Le lesene della strombarura sono riprodotte in VICQUERY, op. ci t., settima tavo– la; nel Museo Civico di Torino sono conservati dei rilievi fittili, provenienti dal Castel– vecchio di Testona (Moncalieri, TO), che presentano una stretta somiglianza con le lesene in esame (principalmente nelle figure femminili, che hanno pure le medesime dimensioni delle analoghe aostane): attribuiti ad un plasticatore lombardo attivo nel castello Della Rovere di Vinovo verso il 151O, costituiscono un riferimento molto puntuale per questa fase della cattedrale aostana (comunque un poco più tarda) e sot– tolineano il legame con la cultura promossa dai Della Rovere. Si veda in merito L. MALLÉ, Le sculture del Museo d'arte antica. Catalogo, Torino 1965, pp. 166-167 e tavv. 144-145; G. DONATO, Un episodio di committenza Della Rovere in Piemonte nel tardo Quattrocento: il cortile del castello di Vinovo, in Sisto IV e Giulio II mecenati e promoto– ri di cultura, atti del convegno (Savona 1985), a cura di S. BOTTARO, A. DAGNINO, G . ROTONDI TERMINIELLO, Savona 1989, pp. 161-173; id, Materiali di primo Cinque-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=