- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
260 Paolo Papone volta incombe sul protiro sfiorandone il timpano; costruita senza riguardo alla leggerezza, ha dato ben presto segni di cedimento che hanno richiesto la collocazione di due lunghi tiranti !ignei nel sotto– tetto, giuntati in più punti. Il cedimento ha danneggiato il timpano e la statua dell'Assunta, che risultano largamente rifatti in stucco, e potrebbe aver causato la perdita della pellicola pittorica nella zona soprastante il timpano. 28 Un altro interrogativo è posto dalle lunette delle porte e delle false finestre (false solo da meno di un secolo, poiché fino al primo Nove– cento le finestre erano vere 29 ). Il restauro ha evidenziato nelle lunette superiori una decorazione trompe-l'ceil a conchiglia, incompleta die– tro i busti, che non si vede in quelle inferiori, caratterizzate da uno sfondo in azzurrite; tuttavia, tale azzurrite è stesa su un sottile strato di intonaco sovrapposto in modo approssimativo a quello originale, in connessione con i busti in terracotta (infatti, lo strato è lacunoso dietro le teste). In entrambi i casi, pare di intuire che la sistemazione dei busti ha causato delle modifiche nelle lunette, e si può ipotizzare un cambiamento 'di ruolo' delle lunette, passate da protagoniste a fondali dei busti. È possibile che, prima dell'inserimento dei busti, le lunette fossero affrescate, come si vede sopra i portali della cattedrale di Saluzzo, della Parrocchiale di San Lorenzo a Saliceto e del Sant'A– gostino a Carmagnola, così come del San Sebastiano di Biella, fino al 1885. 3 ° Con l'aggiunta dei busti in cotto, le lunette sono diventate sfondo per i personaggi; in quelle superiori è stata adottata la decora– zione a conchiglia che, nella funzione di sfondo per un volto o per un busto, ha esempi plastici in due tondi in terracotta d'anonimo lom– bardo dell'ultimo quarto del Quattrocento, nelle edicole della berga– masca Cappella Colleoni, citata dal Salmi proprio in relazione alla 28 Cf. La focciata, cit., sez. Interventi ottocenteschi su dipinti murali, n. 3. 29 Catalogo delle cose d'arte e di antichità d Italia. Aosta, a cura di P. TOESCA, Roma 1911 (rist. 1932), cat. n. l, tav. fuori testo. 30 Per Saluzzo, si veda Ham Clemer, il Maestro d'Elva, a cura di G. GALANTE GAR– RONE, E. RAGUSA, Savigliano (CN) 2002, pp. 109-113; per Saliceto, G. CARJTÀ, Ilcan– tiere del Duomo nuovo di Torino, in Domenico della Rovere, cit., pp. 225-228; per Car– magnola, M . FERRETTI, Le sculture del Duomo nuovo, ib., pp. 232-233, per Biella, G. C. SciOLLA, Il Biellese dal medioevo all'Ottocento, Torino 1980, p. 101 e immagini p. 106.
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