- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
La facciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 265 La scelta riguardo alla pericope iniziale del breviario induce nello storico un sorriso ironico, perché il nuovo brano inserito nel giorno della festa accenna ad un apocrifo del Transito della Vergine, e al rischio di ritenere verità di fede certe narrazioni che sono fortemen– te segnate dal dubbio. 46 Mons. Due conferma la competenza del canonico lorenese in fatto di apocrifi, segnalando, nella sua bibliote– ca, «un recueil d' écrits authentiques et apocryphes des premiers si è– cles de l'Eglise, publié en 1516 à Bale par Erasme de Rotterdam avec une préface». 47 Ebbene, il registro superiore della facciata della cat– tedrale dipende tutto da un apocrifo, da non assimilare alla Parola di Dio: se sono fondate le osservazioni sulla distinzione delle due fasi, si ha qui un'appoggio all'ipotesi che le citazioni apocrife della sta– maria in cotto non risalgano al Gombaudel, ma siano frutto di un intervento successivo, probabilmente posteriore al 1535, anno della sua morte. Si può osservare, infine, che lo Pseudo-Girolamo è stato conser– vato nel breviario valdostano sia nell'edizione del 1618 che in quella del 1684, 48 mentre è stato abbandonato in quella del 1732: in questa evoluzione si può leggere il sintomo di un declino del rito proprio di Aosta, che giungerà ad essere abolito nel 1828, definitivamente sosti– tuito dal rito romano. Lo Pseudo-Girolamo Volgendo l'attenzione al testo dello Pseudo-Girolamo, come si trova nel Liber episcopi, 49 si osserva che l'argomentazione prende le 46 «Ne forre si venerit in manus vestras illud apocryphum, de Transitu eiusdem Virginis, dubia pro certa recipiatis: quod multi Latinorum pietatis amore, studio legen– di charius amplectuntur; praesertim cum ex his nihil aliud experiri possit pro certo, nisi quod hodierna die gloriosa migravit a corpore>> (PL 30, col. 123c). Cf. ]UGIE, op. cit., pp. 278-279. 47 HEA V, p. 271. 48 GS Lit. 211, f. 407'; GS Lit. 40(2), pp. 687-706. 49 BC 3, ff. 60v-77v. Ove non specificato altrimenti, la traduzione dei testi è del– l'autore del presente contributo.
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