- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

266 Paolo Papone mosse dai vangeli dell'infanzia, i quali sono raffigurati nel registro inferiore della facciata della cattedrale (fig. 2): Cos'altro celebrano i vangeli, se non il Signore che nasce da Maria Vergine e tutto il suo crescere? [...] Inoltre, fin dall'inizio del vangelo avete sentito l'arcangelo Gabriele colloquiare con Maria, e nel prosieguo avete letto tutte le altre cose, nella pienezza del loro senso. 50 La scena della Natività, che è affrescata nella lunetta sopra il por– tale (fig. 3), è tratteggiata in questi termini: 51 Al presepe - ne sei testimone tu, o Paola- quando è nato il bambino, tra la collanina del neonato e le ninne per il pianto ignaro, al posto dei canti fescennini, avete udito una moltitudine di angeli che cantava: gloria a Dio nell'alto dei cieli e pace in terra agli uomini di buona volontà; e avete visto una stella radiosa. E avete poi creduto ai pastori che raccontavano la buona novella. 52 Questa dimensione narrativa si apre poi alla riflessione teologica sulla duplice natura, divina ed umana, del Cristo: 50 «Quid aliud sonant evangelia nisi nascentem dominum ex maria vtrgme et omnia eius incrementa [.. .]. Porro ab exordio evangelii gabrielem archangelum col– loquentem marie audistis, et deinceps reliqua omnia plenius legistis>> (BC 3, ff. 60v-6l '). 5 ' rapocrifo Vangelo dello Pseudo-Matteo offre alcuni dettagli che motivano l'ico– nografia tradizionale della Natività. La tranquillità del neonato e della puerpera si spie– gano con le parole della prima levatrice, Zelomi: «Il bimbo nascente non ha sofferto alcuna contaminazione di sangue; la parroriente, nessun dolore. Ha concepito vergine, ha partorito vergine, è rimasta vergine!» (cf. ANT I/2, p. 54). rasino e il bue, assenti dai vangeli canonici, sono menzionati dallo stesso Pseudo-Matteo: «Ii terzo dì della nascita del Signore Maria uscì dalla grotta. Entrò in una stalla e depose il bambino nella mangiatoia. Un bue e un asino si prostrarono davanti a lui. Si adempì così ciò che era stato predetto dal profeta Isaia: "Il bue ha conosciuto il suo padrone e l'asino il prese– pio del suo signore". Quegli stessi animali lo adoravano senza posa, tenendolo in mezzo. Allora si adempì ciò che era stato predetto dal profeta Abacuc: "Ti manifesterai in mezzo a due animali". Giuseppe e Maria rimasero là col bambino per tre giorni» (ibid., p. 54). 52 <Ad presepe quoque o paula te teste naro puero, multitudinem angelorum imer crepundia novi partus et querelas nescii ploratus; pro fescenninis gloria in excelsis deo, et in terra pax hominibus bone voluntatis cantantem audisti; et radiantem stellam vidi– sci. Pasroribus insuper evangelizantibus credidisti» (BC 3, f. 61') .

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