- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
La facciata cinquecentesca del/d Cattedrale di Aosta 269 Padreterno è evidente nell'affresco, dove domina benedicente in alto a sinistra, separato nella sua trascendenza da una cortina di nubi, secondo un tipo iconografico diffuso a cavallo tra'400 e '500. 59 L af– fresco della cattedrale raffigura, accanto alle nubi, anche l'arcobale– no, segno dell'alleanza che Dio stabilì con Noè (Gen 9,12-17), rinunciando a distruggere l'umanità, per scegliere la via della reden– zione, che si realizza pienamente solo al momento dell'Incarna– zione. 60 Ecco, dunque, che l'Annunciazione offre già i maggiori titoli di santità della Madonna, che lo Pseudo-Girolamo vede preannunciata nell'Antico Testamento e palesata nel Nuovo: Preannunziata certo dai profeti; prefigurata dai patriarchi in figure ed enig– mi; dagli evangelisti presentata e designata; dall'angelo salutata con reve– renza e squisita cortesia. Di più, quante qualità avesse e quanto grande fosse, viene divinamente dichiarato dallo stesso [angelo] quando dice: Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te; tu sei benedetta tra le donne. Tale dote nuziale, infatti, si addiceva alla Vergine promessa sposa, perché fosse piena di grazia colei che alle terre ha dato la gloria che viene dai cieli, Dio, e ha riversato la pace, [ha dato) la fede alle genti, la fine ai vizi, alla vita l'ordine, ai costumi la disciplina. 61 59 Si vedano alcune miniature del Salterio di Carlo VIII (ca. 1490), conservato alla Biblioteca Nazionale di Parigi (ms.lat. 774, ff. 46', 63v, 81', cf. V LEROQUAIS, Les psau– tiers manuscrits !dtins des bibliothèques publiques de France, Planches, Macon 1940-1941, tavv. CXXXVI-CXXXVIII). Lo schema compositivo dell'affresco presenta affinità con l'An– nunciazione del Pintoricchio (Spello, Perugia, Santa Maria Maggiore, cf. F. F. MANCI– NI, La pittura in Umbria nel Cinquecento, in La pittura in Italia. Il Cinquecento, cit., p. 330. 60 Scrive lreneo di Lione: <<Perciò furono dati quattro testamenti al genere umano: uno prima del diluvio, al tempo di Adamo; il secondo dopo il diluvio, al tempo di Noè; il terzo, che è la legislazione, al tempo di Mosè; il quarro è quello che rinnova l'uomo e ricapirola in sé tutte le cose, quello che avviene mediante il Vangelo e solleva e fa vola– re gli uomini verso il regno celeste>> (IRENEO DI LIONE, Contro le eresie, lib. III, 11, 8, trad. E. Bellini, Milano 1979, p. 243). 61 <<A prophetis quidem prenuntiata; a patriarchis fìguris et enigmatibus presigna– ta; ab evangelistibus exhibita et demostrata; ab angelo venerabiliter atque offìciosissime salutata. Preterea qualis et quanta esser, ab eodem divinitus declaratur cum ait: Ave maria gratia piena dominus tecum; benedicta tu in mulieribus. Talibus enim decebat virginem oppignerari muneribus, ut esser gratia piena que de celis dedit gloriam, terris deum, pacemque refudit, fìdem gentibus, fìnem vitiis, vite ordinem, moribus disci-
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