- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

272 Paolo Papone Gli altri martm che hanno sofferto per Cristo, hanno sofferto solo nella carne, poiché l'anima rimane impassibile; invece la beata Madre di Dio, dato che ha sofferto in quella parte che è con– siderata impassibile, per questa ragione, se così posso dire, per il fatto che ha sofferto in modo spirituale e più atroce per la spada della passione di Cri– sto, fu più che martire. 67 Tuttavia, il martirio non è dato dalla sola sofferenza, ma dall'a– more e dalla testimonianza resa a Cristo con la sofferenza. Se Maria è stata martire in modo eminente nella sofferenza, per il nostro autore lo è stata anche nell'amore e nella testimonianza: Dal momento che ha amato più di tutti, per questo più di tutti ha pure pro– vato dolore, a tal punto che la forza del dolore ha trafitto e posseduto l'in– tera sua anima, prova di un amore straordinario. Dal momento che ha sof– ferto nella mente, fu più che martire. Senza dubbio anche il suo amore fu più forte della morte, poiché fece sua la morte di Cristo. 68 Dopo aver sviscerato il messaggio angelico e profetico - o come recita il sermone: .«Portate a compimento tutte le cose che, riguardo a lui, erano state preannunciare dagli angeli e prefìgurate in molte manie– re e in molti modi dai profeti» 69 -, lo sguardo è invitato a salire al regi– stro superiore, quello dell'Assunzione. Lo Pseudo-Girolamo è lapidario: Non può non possedere in modo pieno la gloria della chiarezza eterna, [quella stessa gloria] che ricevette in modo pienissimo, per diventare madre del Salvatore. 70 67 <<Beata vero dei genitrix quia in ea passa est parte que impassibilis habetur, ideo ut ira farear, quia spiritualiter et atrocius passa est gladio passionis christi: plus quam martyr fuit> (BC 3, f. 76v). 68 <<Quia plus omnibus dilexit, propterea et plus omnibus doluit, in tanrum urani– mam eius rotam perrransiret et possideret vis doloris, ad resrimonium eximie dilectio– nis. Que quia mente passa est, plus quam marrir fuit. Nimirum et eius dilecrio amplius forris quam mors, quia mortem christi suam fecit» (BC 3, f. 76v). 69 <<Expleris omnibus que de ipso erant ab angelis predicata et a prophetis mulrifa– rie multisque modis presignata» (f. 74v) 70 <Non potest non possidere pleniter gloriam clariraris eterne quam pienissime accepit, ut mater fieret salvaroris> (f. 77v). Cf. ]UGIE, op. cit., p. 13.

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