- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
La facciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 277 Con equilibrio, il discorso non si ferma al solo pudore ginecolo– gico, ma si volge a tutta la vita di Maria, vista come servizio e imita– zione del Cristo: Varie istanze, ben considerate, mi inducono ad asserire quanto sopra. Una di esse sono le parole che la Verità stessa rivolge a quelli che sono stati suoi ministri: Chi mi serve, mi segua; dove son io, là sarà pure il mio ministro. Questa è sentenza generale per quanti sono servi di Cristo con la fede e la buona condotta. Quanto più e in che modo particolare ciò varrà per Maria? Ogni ben pensante comprende che Maria ha servito Cristo sia con l'azione che con fede vera, fermissima. Senza dubbio ella operò portandolo in seno, nutrendolo e riscaldandolo dopo il parto, deponendolo - come dice il Van– gelo - nella mangiatoia, nascondendolo in Egitto lontano da Erode e accompagnandone tutta l'infanzia con affetto di madre. E così lo seguì ferma fino alla croce, non solo con i passi come per riverire il Signore, ma anche con sentimento d'imitazione. Là vide pendere suo figlio, fatto uomo maturo. Come dunque Maria fu ministra devotissima di Cristo per le qua– lità peculiari delle opere, così senza dubbio ne fu seguace per la sua fede reli– giosa e l'amore della sua vera credenza. Non poteva non credere alla divinità di lui ella che sapeva bene d'averlo concepito non secondo l'ordine natura– le con seme umano, ma con il soffio divino all'annunzio di un arcangelo. Ella notava costantemente la frequenza degli angeli che gli stavan vicino per servirlo. E questo quando, dopo averlo concepito, nacque: allora, insieme con l'angelo, comparve un grande esercito celeste che gridava: Gloria a Dio nei luoghi più alti e pace in terra alla gente di buona volontà. E ancora, prima di fuggire in Egitto e prima di tornare. Ella potè conoscere così chia– ramente che ossequi del genere convenivan solo a Dio. Pertanto anche il messaggio della stella e l'arrivo per suo mezzo dei magi da regioni quanto mai lontane furon per lei indizio grandissimo di verità. Lo stesso valga del– l'incontro con Simeone ed Anna, insolito, rispetto agli altri, e speciale per lui, per la dignità profetica. 78 78 ANT I/2, p. 647. PL 40, col. 1146, cp. VII: <<Quod me dicere multarum con– sideratio rerum invitar: quarum et illa quidem est, quam suis aliquando minisrris ipsa Veritas aie, Qui mihi ministrat, me sequatur: et ubi sum ego, illic et minister meus erit. Si enim ha:c est generalis sententia omnium per fidem et piam operacionem Chrisco mini– strantium, quanto magis et quomodo specialiter Maria:? Mariam namque operis exhi– bitione et fidei rigidissima veritate minisrram Christi fuisse, omnis qui sanum sapit inrelligit. Absque dubio enim opere minisrratrix exsritit, qua: hunc in utero gessit, par– ruque profuso aluit et fovit, atque, ut Evangelium aie, in pra:sepio reclinavit, et a facie Herodis fugiens in JE.gyprum abscondit, et omnem infanriam eius matris affectu prose– cuca est; ira ut usque ad crucem, in qua fìlium iam virum perfecrum vidit pendenrem,
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