- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

La focciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 295 prospettive. Una ottica grandangolare vi scorgerà un generico (e più sicuro) riferimento alle sibille, per gli oracoli che accennano alla nascita del messia da una vergine e all'approssimarsi della fine dei tempi; il riferimento all'Assunzione starebbe nella divina maternità, che avrebbe preservato e consacrato la verginità di Maria, e nell'anti– cipazione dell'escatologia, di cui la Madre di Dio avrebbe goduto per singolare privilegio, legato alla sua intima unione con la Pasqua del suo Figlio. 115 Tuttavia, l'aver potuto identificare i due personaggi delle lunette inferiori, a dispetto della mancanza di ogni segno caratteristico, sti– mola a dedicare uno sguardo meno generico (ma più arrischiato) alle due sibille, mettendole in correlazione proprio con i due profeti Isaia e Malachia. Il fondamento della correlazione tra Profeti e Sibille viene esplicitato in una lettera di Marsilio Ficino, dove egli chiama 'sacre scritture' gli oracoli di entrambi - sacri in quanto divinamente rive– lati e legati alla salvezza dell'umanità, che sarebbe stata realizzata in Cristo-: Quamobrem sententia erat et uetus, et constans, et Oriente roto, et in Astrologorum praesagiis, et in sacris litteris, videlicet in Prophetis atque Sibyllis de Christi diuinitate temporeque maxime consona. 116 Lo schema che pone in alternanza profeti e sibille - gli uni rivol– ti agli ebrei, le altre ai pagani, nell'universalità dell'annuncio mes– sianico ed escatologico - è divenuto celebre con la michelangiolesca Cappella Sistina. 117 Grazie a questo gioco di corrispondenze, si può 115 ANT, vol. III, pp. 497, 524-525, 531. Un testo fondamentale per lo studio delle sibilie nella prospettiva cristiana è il De divinis imtitutionibus di Lattanzio (PL 6), soprattutto i libri I (coli. 138-148; 192-201), II (coli. 311-346), IV (coli. 461-463; 490-516), VII (coli. 790-811). 116 «Pertanto era una sentenza antica e costante, presente in tutto l'oriente, sia nei presagi degli astrologi, sia nelle sacre scritture, ovvero nei profeti e nelle sibilie, una sen– tenza perfettamente unanime riguardo alla divinità e al tempo di Cristo>> (trad. P. Papa– ne), cf. MARSILIO FICINO, Opera omnia, vol. I, (ed. anast.) Torino 1962, p. 882. Per la spiegazione dell'ispirazione divina delle Sibille, si veda, dello stesso Ficino, la Theologia platonica, de immortalitate animorum, ib., p. 107. 117 A. RAUCH, Pittura dell'alto rinascimento e manierismo a Roma e nell1talia cen– trale, in Arte italiana, cit., pp. 316-331.

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