- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

La focciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 297 supporto di uno stelo (fig. 8). Riconosciamo in questo personaggio il giudeo che si era lanciato contro il feretro di Maria, si era ritro– vato con le mani staccate, alla parola di Pietro si era convertito ed era stato risanato, da lui aveva ricevuto la palma prodigiosa affinché la portasse ai suoi correligionari divenuti ciechi, onde guarirli gra– zie alla fede in Gesù. Tale ipotesi identificativa viene confermata dall'esame del per– sonaggio della lunetta soprastante la falsa finestra sinistra (fig. 9): è l'unico volto decisamente triste di tutta la facciata; le sue braccia sono incrociate sul petto, in una posizione desolata, disperata; gli occhi, piuttosto inespressivi, fanno pensare a cecità, almeno momentanea. Si può ravvisare in questo personaggio uno degli ebrei che, pronti a linciare gli apostoli e il cadavere della Vergine, furono colpiti di cecità dagli angeli; uno di coloro che si lamenta– vano: «Guai a noi: siamo divenuti simili a quei di Sodoma, colpiti da cecità! (cf. Gen 19,11) Non ci rimane nulla, se non morire»; uno di quelli ai quali fu mandato il sacerdote convertito, con la palma celeste, per ritrovare la vista con la fede. I tratti che lo rappresenta– no paiono evocare un turco: i lunghi baffi rassomigliano a quelli del principe Djem, detto il Turchetto, che fu esotico ospite coatto delle corti europee e pontificia nella seconda metà del Quattrocento, ottenendo celebrità ma pure derisione. 120 Di fatto, nel XVI secolo i Turchi erano passati da elemento esotico alla peggiore minaccia che terrorizzava la cristianità, pc:;r cui potrebbe non essere affatto casua– le la caratterizzazione turca del personaggio malvagio del giudeo accecato e dolente. Una buona conferma delle identificazioni proposte viene dalla parrocchiale di Elva, in Val Maira (CN), dove Hans Clemer (o un aiuto), tra il 1496 e il 1503, dipinse il trasporto del feretro della Vergine, sulla parete destra del presbiterio. Vi si riconosce il giudeo che voleva rovesciare il feretro della Vergine e che si trovò con le manimozzate; il medesimo giudeo, con tanto di turbante e palma in mano, viene dipinto sulla sinistra, mentre indica la Vergine ad 120 La Libreria Piccolomini nel Duomo di Siena, a cura di S . SETIIS, D. TORACCA, Modena 1998, pp. 120, 369.

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