- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

La facciata cinquecentesca della Cattedrale di Aosta 299 uomo di carattere timido, chiamato Jafìa (p. 578), mentre nella leg– genda siro-etiopica e nello Pseudo Giovanni si chiama Tafonya (p. 580). Si rammenti che nelle lingue semitiche le vocali sono quanto mai labili: "Jefonia'' o "Jufania'', rimane sostanzialmente lo stesso nome. Osserviamo che il nome compare principalmente nei testi provenienti da Oriente, dove se ne poteva comprendere il significato: si tratta, infatti, di un nome teoforico, con un etimo del tipo «il Signore lo faccia voltare», ben adatto al protagonista di una conver– sione miracolosa. Gli apostoli nellunettone Passando allunettone decorato a cassettoni (fig. l O), si trovano, a grandezza naturale, le statue degli apostoli intorno alla tomba, sulla quale è scritto: «Assumpta est Maria». La decorazione dei cassettoni con rosoni riprende un modello rinascimentale, ricorrente in Macri– no d'Alba, modello che a sua volta si rifaceva all'arco romano di Set– timio Severo. 123 Gli apostoli completano il numero simbolico di dodici (Mt 10, 1-4; Mc 3, 16-19; Le 6,14-16): manca ovviamente Giuda il tradi– tore, suicida (Mt 27,5), ma anche Mattia, che era stato sorteggiato al posto dell'Iscariota (At 1,15-25); invece, in modo conforme al racconto apocrifo, è presente Paolo, con la caratteristica calvizie avanzata, a fianco di Pietro, che è al centro del gruppo. 124 Il moti– vo di questa sostituzione è probabilmente un semplice portato della liturgia, poiché il canone della messa elencava in primis Pietro e Paolo, mentre tralasciava Mattia. All'altro fianco di Pietro si trova Giovanni, giovane e imberbe, il primo a giungere presso la Vergine, Maria, cf. P. AsTRUA - L. D'AGOSTINO, Bernardino Lanino maestro a Vercelli: opere e committenti, in Bernardino Lanino, cit., pp. 102, 107, 113-117. 123 VILLATA, op. ci t., pp. 70-72. Per altri esempi, ibid., pp. 51-52, 68-69, 133-137, 168-172. 124 I tratti caratteristici di Paolo rievocano ancora Macrino d'Alba e la sua bottega, cf. VILLATA, op. cit., p. 104 (si noti la piena corrispondenza dei colori degli abiti) e soprattutto pp. 173-180.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=