- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
La facciata cinquecentesca della. Cattedrale di Aosta 301 facciata della cattedrale, un valido riferimento è il Sacro Monte di Varallo. 127 Il confronto situa le statue di Aosta a mezza via tra quel– le attribuite a Gaudenzio Ferrari (fino al 1528), caratterizzate da ispirazione e sobrietà, e quelle del tardo Cinquecento, dove la com– postezza cede alla teatralità, l'espressione si fa più marcata e all'oc– casione truce. 128 Un'affinità più marcata emerge rispetto a due fla– gellatori in secondo piano nella cappella n. 30, considerati della prima metà del XVI secolo, e queste osservazioni non si oppongo– no all'ipotesi che colloca in seconda fase la statuaria dell'atrio della cattedrale. La Vergine assunta e gli arcangeli nel timpano Nel timpano, che costituisce il vertice della facciata interna, è presentata la Vergine, con i piedi su piccole nubi, portata in cielo da due angeli (fig. 11). I tratti non infantili dei due messi celesti li differenziano dagli angeli del sottarco e da quelli del fregio clipea– to, anche se, come questi ultimi, sono vestiti l'uno di verde e l'altro di rosso, (ma in posizione invertita). A rigore, non si può afferma– re nulla di preciso sulla loro identità, poiché l'apocrifo citato non precisa quali angeli abbiano portato la Vergine in paradiso, e tutta– via nulla vieta che il termine generico 'angeli' indichi i due arcan– geli ai quali il testo ha fatto cenno poc'anzi. Lo Pseudo-Melitone, infatti, riporta che, alla morte della Vergine, «il Signore consegnò l'anima di Maria a Michele, preposto al paradiso e principe del popolo giudaico. Gabriele li accompagnava»; 129 e quando il Salva– tore risuscitò la Madre sua, mandò Michele ad aprire il sepolcro e a 127 VICQUÉRY, op. cit., pp. 499-500. 128 Il Sacro Monte di Varallo. «Breve storia della. Basilica e di tutte le cappelle», a cura dell'Amministrazione Vescovile del Sacro Monre, Varallo Sesia (VC) 1998, passim. 129 La Dormizione della Vergine affrescata nella chiesa della Trinrà a Sopocani (Ser– bia, XIII s.) traduce esattamenre l'apocrifo in immagini: Cristo porge l' animula. di Maria ad un angelo in abito verde e con le mani velate, Michele, seguito da un angelo vestito di rosso, anch'esso con le mani velate, Gabriele, c( S. PETROVIé, Serbia, in EAM X, p. 558.
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