- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

302 Paolo Papone recare l'anima di Maria, quindi lasciò che gli 'angeli' la portassero in paradiso. 130 Un altro apocrifo, il Transito romano, specifica meglio: «giunse dai cieli il signore Cristo Gesù con Michele e Gabriele. [... ] Il Signore ordinò a Michele di sollevare il corpo di Maria su una nube e di trasferirlo in paradiso». Al di là delle con– cordanze non sempre puntuali degli apocrifi, non è improbabile che la tradizione iconografica abbia appropriato la funzione del tra– sporto a quegli arcangeli che ebbero un ruolo speciale nella vicenda della Madre di Dio. In questa prospettiva, è ragionevole pensare a Michele, guardando l'angelo a sinistra dell'osservatore, e a Gabrie– le, osservando quello a destra, considerando, innanzitutto, che la medesima veste rossa drappeggia l'arcangelo dell'Annunciazione e quello alla sinistra dell'Assunta. Una lunga linea di tradizione, inol– tre, posiziona Michele alla destra e Gabriele alla sinistra, e la ragio– ne si rifà alla liturgia e alle precedenze: infatti, la sequenza degli arcangeli pone al primo posto Michele ('preposto del paradiso'), quindi Gabriele, poi Raffaele; l'arcangelo che ha la precedenza, viene rappresentato alla destra del personaggio centrale, e quindi alla sinistra dell'osservatore. 131 A riprova di una probabile, per quanto non affatto generale, con– venzione sul colore dell'abito angelico, si possono citare alcune opere relativamente vicine, come cronologia, alla facciata della cattedrale. La prima è il polittico con l'Assunzione, Santi e l'Incoronazione della 1 3° ANT I/2, pp. 503, 507, 508. 131 Il piatto posteriore della legatura di un evangeliario d'orafo lombardo piemon– tese, del primo quarto del XII secolo, presenta i tre arcangeli ponendo al centro Miche– le, alla sua destra Gabriele, alla sua sinistra Raffaele (Parigi, Museo di Cluny, n. 22653, cf. C. PIGLIONE, Le grandi oreficerie, in Piemonte romanico, a cura di G. ROMANO, Tori– no 1994, pp. 437-439). Il paliotto della cattedrale di Basilea, del 1020 circa, pone al centro il Cristo, alla sua destra (in posizione principale) Michele, alla sua sinistra Gabriele e poi Raffaele (Parigi, Museo di Cluny, cf. C. PIGLIONE, op. cit., pp. 429-431) . Per le posizioni reciproche di Michele e Gabriele, si possono citare le posizioni delle torri ronde dedicate agli arcangeli nel piano di San Gallo (cf. M. RIGHEITI TOSTI– CROCE, voce Abbazia, in EAM I, Milano 1991, pp. 12-13, 19-20) e la pala di Pellegri– no II (1194-1204) all'altar maggiore del duomo di Cividale (cf. M. A. SAN MAURO, voce Cividale, in EAM V, Milano 1994, pp. 87-88). Per le posizioni reciproche di Gabriele e Raffaele, si veda la Deposizione dell'Amelami (A. C. QUINTAVALLE, Benedet– to Ante/ami, Milano 1990, pp. 238-242 e 349-352).

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