- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
Le chàteau de Quart 391 segni della storia del castello e di far comprendere stile e ragioni della sua cultura architettonica e figurativa nei diversi periodi. Lavorando con il museografo e in stretta collaborazione con la Soprintendenza, con gli storici, con gli storici dell'arte e dell'architet– tura, con le diverse professionalità chiamate ad esprimersi a favore di Quart, il progetto tiene conto della distribuzione degli spazi di cui necessariamente un museo deve poter disporre (con riferimento alle esigenze del pubblico, del sito e del castello, delle collezioni, del per– sonale) e tiene conto dei vincoli di destinazione dati dalla Regione e delle esigenze della comunità locale. All'esterno della cinta muraria potranno essere ubicati i servizi per il pubblico; all'interno, ma autonomamente accessibili, si troveranno il Museo della storia del castello, il castello visitabile nei suoi diversi corpi di fabbrica, le aree tecnologiche e del personale addetto al museo. Non saranno inseriti nel percorso museale del castello, ma saran– no ad esso contigui, gli spazi destinati per manifestazioni culturali, che dovranno essere programmate secondo un calendario di eventi pensati per essere di "servizio" alla specificità del sito e del castello e significativamente complementari nel quadro generale delle iniziati– ve organizzate nei castelli valdostani. Il Museo del castello di Quart, nelle porzioni accessibili al pub– blico, dovrebbe quindi essere articolato in: servizi di prima acco– glienza e aggiuntivi, posti nell'edificio rurale prossimo al castello; castello, con gli ambienti civili e la cappella; edifici rurali, interni e addossati al muro di cinta, dove potrà essere allestito il museo della storia. Larea contigua potrebbe essere utilizzata per le manifestazioni temporanee. Nella porzione di edificio rurale interno si dovrebbe trovare l'il– lustrazione della storia del castello e dei suoi nobili fondatori, a par– tire dai signori di Quart, tra XII e XIII, seguendo le vicende che lo studio di Ornar Borettaz ha ricostruito: il governo sabaudo succedu– to dopo l'estinzione della familgia fondatrice nel 1377, poi gli infeu– damenti cinquecenteschi, il governo dei Balbis dei marchesi di Ceva, gli infeudamenti seicenteschi di Carlo Emanuele I, il lungo governo
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