- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

38 Sandra Barberi Casa Barillier è uno degli edifici più eleganti fra quelli che si affac– ciano sul lato orientale della centralissima via Croix-de-Ville, nel trat– to anticamente denominato «rue Malconseil», la zona di Aosta dove si concentravano le attività commerciali e artigianali e che nel XVIII secolo assume una nuova fisionomia residenziale. 1 Attualmente Casa Barillier appartiene all'Istituto Diocesano per il Sostentamento del Clero; nel periodo 1999-2000 è stata oggetto di un restauro volto al risanamento dell'edificio e al recupero della facciata e delle decora– zioni interne; tale intervento l'ha inoltre trasformata temporanea– mente in struttura di accoglienza per i pellegrini in occasione del– l'anno giubilare. 2 Capostipite del ramo aostano dei Barillier è Claude-Joseph (o come viene indicato in molti documenti, semplicemente Claude), un commerciante di stoffe originario di Abondance, nel Chiable– se, che - come diversi altri mercanti e drapiers provenienti dalla vicina Savoia, tra i quali i Boch e i Revilliod - si era stabilito ad Aosta e aveva fatto fortuna, non esitando a lanciarsi, fin dagli anni trenta, anche nel settore della metallurgia del rame: possedeva alcuni mulini, uno dei quali dietro la Torre dei Balivi, e intorno alla metà del secolo ottenne in concessione lo sfruttamento dei filoni di rame di Hérin a Champdepraz e di Ollomont; nel 1756 fondò nei pressi del Ponte di Pietra una fabbrica per la lavorazione del rame che estraeva da quelle miniere e acquistava da altri imprenditori minerari, per poi venderlo anche al di fuori dei con– fini del Ducato; era inoltre proprietario di case e di alcuni artijìces a Chatillon. 3 Non sappiamo con esattezza quando Claude-Joseph 1 Su Casa Barillier cfr. B. ORLANOONI, Architettura in Valle d'Aosta, III: Dalla Riforma al XX secolo, Ivrea 1996, pp. 188-191; M. GREGORI, F. ZOJA, Maisons bour– geoises di Aosta, Aosta 1998, pp. 30-37. 2 Su questo restauro, finanziato con fondi in parte pubblici, statali e regionali, e in parte privati, si veda l'articolo sul "Notiziario" della Soprintendenza regionale per i Beni e le Attività culturali, n. 2, 2001, pp. 4-5. 3 Le notizie sull'attività dei Barillier sono desunte dall'Inventario del patrimonio industriale in Valle d'Aosta redatto da Corrado Bine!, su incarico della Soprinten– denza regionale per i Beni e le Attività culturali, negli anni 1991-93, tuttora inedi– to. Sulla famiglia Barillier cfr. L. COLLIARD, Familles nobles et notables du Val

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