- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

Bibliographie 431 monumento, di esemplare rigore e completezza. Il lettore si accorgerà da solo di essere di fronte a un libro di note– volissimo impegno, che si muove dalla secolare erudizione locale agli insegnamenti dei medievisti dei nostri anni, dalla filologia artistica che decifra i fitti intrichi stilistici dell'area alpina, alle ricerche archeo– logiche e di storia architettonica condotte sul campo in Valle e nella città di Aosta, alla disciplina della decodificazione araldica. Punto di riferimento sono ovviamente anche agli studi recenti sul revival medioe– vale in Piemonte e in Valle d'Aosta promossi da soprintendenze, musei e sodalizi artistici. Basterà ricordare i lavori intorno alla figura di Alfre– do d'Andrade e a quella di Avondo, che si scalano tira il 1981 cii 1997, cui già alcuni degli autori di questo PIETRO PASSERIN o'ENTRÈVES, Le « Chasses Royales » in Valle d'Aos– ta (1850-1919), Turin, Alle– mandi, 2000. I.:année dernière, la collection «Documenti>> éditée par le Départe– ment de la Culture de l'Assessorat de l'Education et de la Culture, s'est enrichie d'un cinquième volume extrèmement intéressant au point de vue historique et très agréable à lire. Ce nouveau livre qui a été pré- libro hanno partecipato, e in parti– colare la riscoperta del valore e del significato del Borgo Medioevale del Valentino di Torino. Con singo– lare moto di ritorno, gli amorosi studi sul Borgo si sono riverberati, tramite della figura di Avondo, sul monumento autentico che ha ispi– rato quella deliziosa simulazione torinese del 1884. La ricerca storica ha innescato i provvedimenti di conservazione, prima- curiosamen– te - sull'imitazione, cioè sul Borgo, poi sul prototipo, il castello di Isso– gne. Viene a saldarsi così il circolo virtuoso cie conduce a un appassio– nante episodio di tutela, non soltan– to di un monumento, ma della sua storia: il traguardo nuovo e più alto che il restauro italiano si è posto per primo, in questi ultimi anni. Rosanna MAGGIO SERRA senté à Sarre le 14 décembre 2000, à la présence de S.A.R. la princesse Maria Gabriella de Savoie, est le fruit d'un travail de recherche méti– culeux et approfondi qui a été conduit par M. le professeur Pietro Passerin d'Entrèves. Il s'agit de Le « Chasses Royales » in Valle d'Aosta (1850-1919) qui suit, pas à pas, le développement et !es vicissitudes de la Réserve royale de chasse aux bou– quetins dans notre région et l'activi– té cles rois de Sardaigne puis d'Italie

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=