- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
42 Sandra Barberi Uno dei figli di Claude-Michel, il notaio e luogotenente capi– tano delle milizie del Ducato Joseph-Marie-Pantaléon, sposò nel 1794 la figlia del notaio Pétey, Marie-Delphine; le nozze furono celebrate in presenza di due tra i personaggi più influenti del Ducato a quell'epoca: il cavalier Jean-Sébastien Linty, segretario di Stato per gli affari esteri e direttore dell~Ospedale Mauriziano di Aosta, e l'avvocato Jean-Baptiste Réan, membro della Regia Dele– gazione, luogotenente del Balliage e futuro Intendente del Duca– to. Joseph-Marie-Pantaléon sarebbe morto appena trentenne un anno dopo le nozze e qualche giorno dopo la sua scomparsa, avve– nuta il 12 febbraio 1795, la moglie avrebbe dato alla luce una bambina, Marie-Marguérite. La giovane vedova fu oggetto delle attenzioni di Xavier de Maistre, che durante il soggiorno ad Aosta, dal 1793 al '98, frequentava con regolarità il salotto del notaio Pétey, incontrandovi così Marie-Delphine, da lui ribattezzata Élise. 14 Sarebbe toccato al figlio cadetto di Claude-Michel proseguire le fortune dei Barillier. Giacché aveva sempre tributato un grande rispetto al padre e si era sempre mostrato « très assidus et attaché aux intérets de sa maison », Claude-Nicolas fu nominato erede universale del patrimonio di famiglia, 15 che un inventario redatto subito dopo la morte del padre ci illustra in tutta la sua ricchezza di beni sia mobili, sia immobili. 16 Nel 1797 il volume di affari di enti e degli edifici di culto e delle opere di arte sacra nella diocesi di Aosta, 1) , p. 516, ~g. 715. 14 Successivamente Marie-Delphine avrebbe sposato in seconde nozze il capitano Jacques-Camille Decoularé de la Fontaine. 15 Nel suo testamento Claude-Michel dispone di dare al figlio maggiore Clau– de-Maurice, ufficiale, che era assente dagli stati sabaudi da più di dieci anni, sol– tanto la legittima, percepibile unicamente dopo il suo ritorno in patria; a Joseph– Marie-Pantaléon sarebbero toccate tutte le proprietà di Chatillon, i mobili esisten– ti nei domicillesdi Druges (Saint-Marcel) ,« domicilles, artifices où l'on fait !es tein– rures, meubles ... rière le Pont-de-Pierre » (escluse le fabbriche di rame), altre pro– prietà a St. Martin d'Aymavilles e a Clozneuf e i domicilles acquistati nel 1772 dal chirurgo Besson, situati nell'ala meridionale della casa di via Croix-de-Ville, oltre all'uso in comune di due latrine che si affacciavano sulle scale. Si veda oltre nel testo. 16 ANA, Jean-Valentin notaio, vol. 1032, 1790-1797, ff. 141'-173' , lnventaire des
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