- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
438 Bibliographie dedicata a St. Jean-Baptiste in un edificio distinto da quello della cat– tedrale ma ad esso contiguo. Com– pletando il quadro preliminare trac– ciato nel corso del convegno assie– me a Charles Bonnet, RENATO PERINETTI, La cattedrale di Aosta, illustra gli esiti delle indagini ar– cheologiche condotte dagli anni Settanta fino al 2000, attraverso le quali prende forma la monumenta– le cattedrale dell'XI secolo, dotata, secondo una tipologia architettoni– ca poco diffusa a sud delle Alpi, di un massiccio occidentale a due torri contrapposto al massiccio orientale affiancato dai due campanili. ALAIN ORCEL, CHRISTIAN 0RCEL e ]EAN TERCIER espongono nella Synthèse dendrochronologique relative au bois de la cathédrale d'Aoste le datazioni ricavate dal Laboratoire Romand de Dendrochronologie di Moudon sulla campionatura dei legni prele– vati nella cattedrale, comprese fra 1026 (navata laterale nord) e l 031 (navata centrale e sud). Il poderoso saggio di HANS PETER e BEATE AUTENRIETH, Die Wàndmalerei des 11. ]ahrhunderts in der Kathedrale zu Aosta, affronta esaustivamente il ciclo sotto varie angolazioni: dapprima in rapporto alla struttura architettonica e al si– stema decorativo complessivo, poi dal punto di vista iconografico, con la descrizione e l'esplicazione di cia– scuna scena con ampi riferimenti ad altri esempi della miniatura e della pittura murale, e storico-cnnco; notevole l'analisi tecnica dei dipinti, documentata da una serie di foto– grafie dello stesso A., finalizzata an– che a supportare un corretto inter– vento di restauro. Il contributo, che è stato pubblicato nella lingua origi– nale nello scrupolo di non alterarne attraverso la traduzione il lungo e complesso contenuto, è seguito da una sintesi in italiano. Il saggio di CosTANZA SEGRE MONTEL, Com– mittenza e programma iconografico nei due cicli pittorici di Sant'Orso e della cattedrale di Aosta, riesamina il ciclo ursino alla luce del restauro condotto tra 1967 e '68 e delle nuove acquisizioni archeologiche e dendrocro"nologiche, aggiornando– ne lo stato degli studi che dopo la pubblicazione di Noemi Gabrielli nel 1944 non aveva più rivelato so– stanziali novità; passando alle pittu– re della cattedrale, l'A. concentra la sua attenzione sul fregio che sor– monta i registri figurati, includendo sotto archetti prospettici busti di personaggi, e sulla base di un'atten– ta ricerca storica avanza un'interpre– tazione della serie di vescovi raffigu– rata sul lato sud. Segue una serie di interventi dedicata agli aspetti tecnici legati agli affreschi: LORENZO APPOLONIA, SIMONETTA MIGLIORINI e DARIO VAUDAN, Gli affreschi della cattedra– le di Aosta: i materiali, rendono noti i risultati delle analisi di laboratorio condotte sui campioni dello scialbo,
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