- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

440 Bibliographie reciproche relazioni. MARIE-THÉRE– SE CAMUS, Les saints dans !es peintu– res de quelques églises du Xl' siècle du centre-ouest de la France, analizza le ragioni delle scelte iconografiche nei principali cicli pittorici della regione intorno a Poitiers, interro– gandosi sul significato della presen– za dei santi prescelti e della colloca– zione della loro immagine all'inter– no dell'edificio. Conclude il volume }OAQUfN YARZA LUACES, Pittura e miniatura nei regni di Le6n e Navar– ra verso l'anno Mille, con una rasse– gna della produzione figurativa nel vasto regno iberico considerato, con particolare attenzione alla serie di commenti all'Apocalisse di Beato miniati negli scriptoria locali tra X e XI secolo. Il secondo volume costituisce un vero e proprio atlante fotografi– co, documentando con tavole a colori l'intero ciclo della cattedrale, finora inedito nella sua completez- ALESSANDRO BARBERO, Valle d'Aosta medievale, BAA XXVII, Naples, Liguori Editore, 2000. Un intervalle de huit ans sépare dans la collection de la Bibliothèque de l'Archivum Augustanum des Archives Historiques Régionales d'Aoste le n. XXVI de 1992 de ce n. XXVII de la fin de l'an 2000. C'est dire combien ce dernier était atten- za, e gli affreschi di Sant'Orso, la cui prima pubblicazione integrale risale al repertorio di Noemi Gabrielli sulle pitture romaniche del Piemon– te, edito dalla Società Piemontese di Archeologia e Belle Arti nel 1944. Rispetto alla situazione documenta– ta allora, il ciclo ursino si è arricchi– to di altri frammenti venuti alla lu– ce, nel sottotetto e all'interno della chiesa al di sotto delle volte, in se– guito ai restauri degli anni Sessanta. Si è ritenuto utile, tuttavia, ripro– porre nell'atlante anche le tavole che illustravano il volume della Gabrielli in quanto nel frattempo si è verificato un deterioramento delle condizioni di conservazione degli affreschi, tanto da rendere difficile, in alcuni casi, una lettura puntuale dei particolari iconografici rilevabili con chiarezza nelle immagini dei primi anni '40. Sandra BARBERl curatrice dell'opera du par les spécialistes, les chercheurs et les simples passionnés d'histoire valdotaine. Ce XXVII BAA, impri– mé à Naples et à la couverture tra– ditionnelle revetue d'une avenante jaquette, renferme, sous le titre syn– thétiquement unifiant de Valle d'Aosta medievale, une série de sept érudes - quatre déjà éditées ailleurs et trois inédites - que le médiéviste Alessandro Barbero a consacrées à la

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