- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

Bibliographie 447 importante per la vita religiosa, arti– sitca e politica della nostra Valle. Facendo il punto di lavori che dura– no da molti decenni, essi offrono una nuova sintesi che tiene conto ed elabora i dati più recentemente offerti all'attenzione degli studiosi. Pensiamo in particolare ai risultati delle ultime indagini archeologiche condotte dalla Soprintendenza per i Beni Culturali, al ritrovamento del Mosaico pavimentale del Coro, alla pubblicazione di fonti archivistiche trascritte e pubblicate solo negli ultimi anni dall'Archivio Storico Regionale. Penso che sia la prima volta che il complesso monumenta– le di Sant'Orso venga studiato scientificamente in modo così approfondito in tutti i suoi aspetti, dall'architettura agli arredi, e pre– sentato in maniera unitaria in un unico volume. Charles Bonnet e Renato Peri– netti presentano lo sviluppo archi– tettonico della Collegiata dagli inizi al tredicesimo secolo, con novità interessantissime circa la fase più antica dell'attuale Chiesa di S. Orso che vengono a completare il quadro dell'area paleocristiana, già ben conosciuta per quanto concerne la Chiesa di S. Lorenzo. Un'appendi– ce, curata da Paolo Papone e Vivia– na Vallet, presenta il ritrovamento più recente ed anche misterioso, il mosaico del Presbiterio. I successivi sviluppi del Complesso, fino all'ot– tocento, sono presentati da Bruno Orlandoni. Costanza Segre Montel dimostra che il ciclo pittorico del sottotetto è opera della stessa botte– ga alla quale dobbiamo gli affreschi della Cattedrale; Sandra Barberi ela– bora nuove e fondate ipotesi circa la formazione culturale dell'atelier iti– nerante che scolpì i capitelli del Chiostro. Notevole la ricerca di Anna Maria Colombo che per la prima volta studia in modo detta– gliato i tessuti sacri della Chiesa che rappresentano una testimonianza di prim'ordine del ruolo svolto dal Capitolo anche dopo la sua secola– rizzazione nel diciassettesimo seco– lo. Non possiamo ripercorrere tutti gli altri significativi interventi con– tenuti nel volume, ma solo ricorda– re che essi spaziano dai codici, con le loro miniature e i loro testi, alle vetrate, dagli arredi lignei alle orefì– cerie, fino ad uno spaccato di vita tardomedioevale propostoci da Maria Costa a proposito dei «Refec– toria>> della Collegiata. :Lopera diventerà da subito un punto di riferimento per tutti colo– ro che si occupano professional– mente e scientificamente di storia e di storia dell'arte, ma costituirà anche una lettura preziosa per tutti coloro che amano la nostra città oppure desiderano conoscere un pò meglio i tesori che sono sotto gli occhi di tutti ma non sempre suffi– cientemente apprezzati. Al riguardo bisogna dire che la pubblicazione ben si inserisce all'interno della

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