- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

Imprenditori metallurgici e nuova edilizia urbana in Valle d'Aosta 47 un'aquila imperiale e due medaglioni circolari con fiori; al di sopra dello stemma, ornato da un elmo con un barbo per cimiero, corre l'i– scrizione «CMB-AF-CB-NT-CD-ATE». 23 Si tratta di uno stemma settecentesco, del tipo adottato da molte famiglie di origine non nobile, ma elevate a un certo rango sociale dalle fortune accumulate; la presenza dei medaglioni con i fiori potrebbe far riferimento alla proprietà che i Barillier possedevano a Montfleury, dove sorgeva la famosa villa a pianta ottagonale registrata nel Catasto Sardo come "chateau". 24 documenti relativi all'acquisto di vari corpi abitativi e a interventi edilizi, anche la disamina delle fasi del recente cantiere e l'analisi delle murature: J. SASSU, Dal can– tiere al documento, una conoscenza imperfetta. Il caso del Pala=o Barillier in Aosta, Poli– tecnico di Torino, Tesi della Scuola di Specializzazione in storia, analisi e valutazione dei Beni Architettonici e Ambientali, relatori prof. ing. Vittorio Marchis e prof. arch. Laura Palmucci, anno accademico 1999-2000. Jolanda Sassu cita i seguenti docu– menti di acquisto, conservati presso l'Archivio notarile di Aosta: Jean Antoine Farcoz notaio, vol. 999, ff. 316'-318', Cession de droit contenant vente pure de fond et puis– sance de redimer foitte par qui sous en foveur de qui sous, 23 luglio 1728 (vendita a Claude Barillier di una proprietà del marchand Jean Baptiste Clericoz, costituita da « une crotte soit cave, bouttique dessus, arrière bouttique soit cuisine au derrier la ditte bourtique, maison, poelle audessus, cabinet et crotte sur la ruelle, chambres, sol– lan et galletas >>); Jean Pierre Favre notaio, vol. 1021, ff. 26'-29', Vente à reachept pas– sée par Antoine de Jeu Adrian M argot en foveur du sieur Claude Miche/ fils à feu Clau– de Barillier tous deux cittoyens d'Aoste, 28 marzo 1764 (vendita di una cellula costitui– ta da« poelle et cuisine »incuneata tra le proprietà già di Barillier); mancano gli estre– mi del documento relativo all'acquisizione di un'altra proprietà da Marie Cathérine Vigna, nel 1765. Non mi è stato possibile analizzare nel dettaglio tali contratti, ma a un primo sommario confronto dei dati, i nomi dei venditori non sempre coincidono con quelli che ho rinvenuto nel Livre des Transports: evidentemente la questione è ancora tutta da approfondire. 23 La lastra non è interamente visibile perché la parte inferiore, dove in genere era presente una data, è murata. Non sono riuscita a sciogliere le abbreviazioni e a decifra– re l'iscrizione sopra lo stemma, anche se le lettere "CMB" rimandano inequivocabil– mente a Claude-Michel Barillier; per complicare le cose, il camino reimpiega un'archi– trave in pietra grigia con l'iscrizione frammentaria "FF CMB" [Fecit fieri Claude Miche! Barillier] e la cifra "16" o "IG". 24 Nel 1768 il << bien de grangeage de Montfleury » risulta così composto: << trois domiciles et un chateau, cour et piace, jardin, pré, champ, marais et vigne », per un totale di l 0.877 toises (AHR, Fonds Ville, Catasto Sardo, 1768, St. Martin, f. 9, n. 66). Secondo le informazioni registrate dal canonico Noussan la proprietà apparteneva nel XVII secolo ai Vallaise, che la vendettero nel 1696, e passò in seguito al convento della Visitazione, dal quale la acquistò Barillier. Riferisce il can. Noussan: << Dans la tourelle

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