- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

48 Sandra Barberi La decorazione degli altri ambienti della casa mostra l'avvenu– ta evoluzione del gusto dallo stile Luigi X.V allo stile Luigi XVI, dove la bizzarra fantasia della rocaille cede il passo a una maggior compostezza degli ornati. Nelle altre due sale al piano nobile che danno sulla Croix-de-Ville le pitture e gli stucchi delimitano sui soffitti e sulle porte rigorose partiture geometriche, completate da ornati di ispirazione neoclassica. In uno degli ambienti i quattro angoli della volta sono occupati da trofei con strumenti musicali sospesi a nastri annodati e sormontati da conchiglie incorniciate da cornucopie, in stucco parzialmente dorato; nell'altra sala minuti festoni vegetali fermati da nastri e appuntati da borchie sorreggo– no dei medaglioni ovali con figurine a grisaille su fondo scuro, omaggio al diffuso gusto del cammeo (benché ormai a malapena leggibili, i quattro personaggi dipinti paiono rappresentare le sta– gioni 25 ). Ancora al secondo piano si conservano in un locale stucchi dorati con vasi tipicamente neoclassici e in un altro con seni di alloro e di quercia; altrove vediamo sovrapporte entro cornici lignee con dipinti raffiguranti rovine classiche, paesaggi marini e scene arcadiche, stilisticamente ascrivibili all'ultimo quarto del XVIII secolo. Premesso che al presente lavoro manca il supporto di un'anali– si tecnica delle strutture architettoniche e murarie, 26 proviamo ora a ipotizzare una sequenza dei lavori sulla base dei dati documentari centrale était la chapelle cles sceurs Visitandines : le plafond érait lambrissé, !es cham– bres aurour furent peintes par Barillier qui fur le propriéraire de Montfleury après elles et ce vers 1774 déjà... " Nella regione di Montfleury, detta anche Champferré, i Baril– lier avevano anche un mas di 1.340 tese (AHR, Fonds Ville, Catasto Smdo, 1768, St. Martin, f 8, n. 59). Forse è quest'ultima la proprietà venduta a Claude Barillier nel 1746 dal canonico Pierre-François Bizel, per procura del conte Perrone di San Martino (AHR. , Fonds Scala, vol. IV, n. 53). 25 Si intravvedono infatti una fanciulla con una cornucopia e una verga fiorita (la Primavera?), un uomo con un turbante in resta che pare scaldarsi al fuoco di un bra– ciere tripode (l'Inverno?), una figura femminile con una fiaccola accesa (l'Estate?) e un'altra con un oggetto simile a una corona (l'Autunno?) . 26 Per l'analisi delle murarure si rimanda a J. SASSU, cit.

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