- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003
50 Sandra Barberi ferri delle finestre. Dagli elementi di costume di un paio di sovrap– porte al secondo piano si desume una datazione ancora più tarda, ormai in piena Restaurazione, sempre comunque riferibile allo stesso padrone di casa. Non si conoscono i nomi degli artisti chiamati a decorare Casa Barillier, ma per quanto riguarda gli stucchi non si può fare a meno di ricordare che in quegli anni era attivo ad Aosta il « maìtre entre– preneur en sculpture » di origine luganese Alberto Albertolli, auto– re nel 1786-90 dei rilievi neoclassici che ornano l'atrio del Vesco– vado: 27 sebbene più elaborati, questi ultimi mostrano alcuni punti di confronto con gli stucchi che abbiamo attribuito alla commit– tenza di Claude-Nicolas, evidenti- a titolo di esempio- nel moti– vo dei nastri annodati, in certi elementi vegetali, nella figure degli uccelli. Soltanto un attento studio stilistico dei rilievi potrà convalidare eventualmente l'ipotesi di un'identità di mano fra i due complessi, comunque l'esistenza di un rapporto diretto fra i Barillier e Albertol– li è attestata dai documenti: proprio Alberto Albertolli sarà incarica– to di effettuare le perizie delle strutture architettoniche e murarie del palazzo di via Croix-de-Ville e della villa di Montfleury in occasione dell'inventario del 1793-1794; non solo, ma in seguito all'asta dei beni di Claude-Nicolas, la dimora aostana passò a un non meglio spe– cificato Albertolli, identificabile probabilmente con un congiunto di Alberto, morto nel 1813. 28 Il palazzo ha subito alcuni rimaneggiamenti nel corso dell'Otto– cento e del primo Novecento. Nel 1912 la signora Savouré vedova Apostolo, successiva acquirente della casa, promosse dei lavori di 27 Su Alberto Albertolli, uno degli impresari più noti e attivi ad Aosta tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XIX, cfr. B. ORLANDONI, Artigiani e artisti in Valle d'Ao– sta dal XIII secolo all'epoca napoleonica, Ivrea 1998, pp. 39-40; S. BARBERI, Una dimora neoclassica sulla collina di Aosta: Casa Bibian, in "Bulletin de l'Académie Saint-Ansel– me", Nouvelle Série, VII, 2000, pp. 185-215, in particolare p. 197. 28 Linformazione si trova fra gli appunti del canonico Noussan. Ricordiamo che negli ultimi anni del Settecento un Francesco Albertolli era allievo del Collège Saint– Bénin.
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