- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2003

Nécrologies 523 territoriale di tutela che avrebbe meritato sicuramente ben più solle– citudine da parte delle autorità. Nei fatti, purtroppo, la poderosa architettura che caratterizzava il progetto di don Garino era destinata a venir compiuta solo a rilento e in parte; la stessa parte attuata veniva spesso realizzata in base a scel– te un po' troppo condizionate dalla politica locale che, invece di spin– gere, come sarebbe stato sensato, per un sistema veramente unitario e omogeneo, - quindi progettato centralmente anche sul piano del– l'arredo, della grafica, della distribuzione - si orientava ad assegnare incarichi di allestimento e sistemazione contingenti. In quegli anni, tra il 1980 e il 1986, insieme a don Garino por– tammo avanti una completa revisione del patrimonio artistico della diocesi finalizzata ad una sorta di aggiornamento del catalogo di monsignor Brunod. Se liberi da impegni di ufficio, con noi venivano anche Flaminia Montanari o lo stesso Domenico Prola e così batte– vamo parrocchie e cappelle, accompagnati dai diversi parroci preven– tivamente allertati, che aprivano armadi o ripostigli per mostrarci sta– tue e argenterie, arredi e paramenti ricamati. Per questi ultimi don Garino aveva un'autentica passione e una vera e propria competenza tecnica, ma tutti i diversi settori della pro– duzione artistica destavano la sua curiosità. Lelenco delle stazioni di questa sorta di pellegrinaggio, tecnico ma anche spirituale, attraverso la Valle d'Aosta è molto lungo: La Thuile, Pré-Saint-Didier, Morgex, La Salle, Valgrisanche, Arvier, Avise, Introd, Saint-Nicolas, Villeneuve, Saint-Pierre, Sarre, Ayma– villes, Gressan, Doues, Roisan, Allein, Saint-Christophe, Quart, Nus, Fénis, Saint-Marcel, Chatillon, Saint-Vincent, Torgnon, Antey, Val– tournanche, Brusson, Antagnod, Challand-Saint-Anselme e Chal– land-Saint-Victor, Arnad, Perloz, Issime, Gressoney-Saint-Jean. Pochi i campanili sfuggiti alla ricognizione, e comunque poi anch'essi più volte visitati da don Garino da solo che, instancabilmente, percorre– va la Valle avanti e indietro, qui raccomandando di nascondere una statua !ignea che rischiava di essere rubata, là occupandosi del rifaci– mento del tetto di una cappella, del riassetto di un pavimento, del– l' installazione di un sistema di allarme o di un impianto di riscalda– mento.

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