de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

44 Gian Savino Pene Vidari smo. Ha preso però anche una dimensione più ampia e generale, come rivalutazione della specifica identità comunitaria locale in contrappo– sizione al cosmopolitismo- e pure all'individualismo egualitarista- di matrice illuminista (ma pure 'rivoluzionaria'). Secondo quest'ultima prospettiva si è mossa con attenzione la poli– tica culturale avviata nel Regno di Sardegna con l'avvento al trono di Carlo Alberto nel 1831, tesa a riscoprire e valorizzare il patrimonio cul– turale della "patria sabauda'' riconducibile alla comune tradizione dina– stica delle terre piemontesi, valdostane, savoiarde e nizzarde, e più recen– temente sarde e ligurF. Il prestigio della Casa regnante non era affidato solo più alle armi e alla diplomazia, ma anche alla glorificazione dei suoi fasti nel passato, ricostruiti da uomini di scienza, storici e letterati 3 • La valorizzazione del patrimonio culturale sabaudo, a cui già accu– diva da circa un cinquantennio l'Accademia delle scienze\ nel 1832 è passata così attraverso la costituzione del Regio medagliere, l'apertura della Pinacoteca reale, la creazione della Giunta di antichità e belle arti e la valorizzazione del Museo egizio costituito durante il regno di Carlo Felice, mentre fra il 1835 ed il 1837 hanno trovato posto in Palazzo reale sia l'Armeria reale che la Biblioteca reale. In questa prospettiva, gli storici potevano dare un contributo non indifferente, con studi appropriati ed approfonditi sui passati successi della dinastia e sullo stretto legame con essa dei territori da tempo soggetti: con tale obiet– tivo, pertanto, il Re costituiva con Regio brevetto 20 aprile 1833 una "Deputazione sovra gli studi di Storia Patria'', perché provvedesse "alla pubblicazione di una collana di opere inedite o rare, appartenenti alla nostra !storia, e di un Codice diplomatico dei nostri Stati" 5 • Il patri- 2 G. P. ROMAGNANI, Storiografia e politica culturale nel Piemonte di Carlo Alberto, Torino 1985, pp. 1-37. 3 M . FUBINI LEUZZI, Gli studi storici in Piemonte dal1766al1846: politica cultura– le e coscienza nazionale, in "Bollettino storico- bibliografico subalpino",LXXXI (1983), pp. 183-189. 4 Da ultimo AA. Vv., Tra società e scienza. 200 anni di storia dell'Accademia delle Scienze di Torino, Torino 1988. 5 II Regio Brevetto è conservato in ARCHIVIO DI STATO DI TORINO, Patenti control– lo finanze, Biglietti 1832-33, vol. 18, pp. 303-307. Esso è pure edito all'inizio del primo volume dei Monumenta Historiae Patriae, Augustae Taurinorum 1836 (in tre pagine non numerate) e in L'opera cinquantenaria della Regia Deputazione di Storia Patria di Torino

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