de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie
Ilpatrimonio culturale valdostano 49 e maestosa, in cui i documenti sono disposti in ordine cronologico e si riferiscono alle varie parti dei dominì sabaudi. La preferenza per le epoche più lontane del medioevo non poteva impedire che la grande maggioranza dei documenti riguardasse i secc. XI-XIII, ma attestava l'indubbia volontà di valorizzare una comune ascendenza medievale, di fondare la nuova 'storia patria' più come 'storia civile' che come sto– ria dinastica, di basarla su una documentazione certa e precisa, di ricer– carne di conseguenza le fonti rimaste e pubblicarne quelle più signifi– cative. Non era stato sbandierato nessun programma storiografìco, ma esso era chiaramente desumibile sin dal primo volume dei Monumen– ta e farà a lungo da sfondo -ed a mio giudizio con merito- alle ricer– che storiche subalpine. In questo migliaio di documenti la Valle d'Aosta è presente grazie ad un certo numero di carte trascritte dal molto attivo Luigi Cibrario, per lo più dall'archivio vescovile 2 1, ed a quattro altre riprodotte dal canonico aostano Antonio Gal, che ha iniziato così una collaborazio– ne, che sarà ben più intensa in due volumi successivF 2 • Non è nel com– plesso molto, ma la Valle è senza dubbio una zona centrale della "patria'' sabauda: si può notare che forse una certa invadenza della capi– tale 'torinese' può essere espressa dall'opera del Cibrario, mentre la par– tecipazione di Antonio Gal tende a valorizzare la sensibilità per la "patria valdostana'' entro la più lata "patria sabauda'' 23 • E. DERVIEUX cit., pp. 567-579; L'opera cinquantenaria della Deputazione Subalpina di Storia Patria (...) nel terzo mezzo secolo dalla fondazione (...) a c. M. BERSANO BEGEY, Tori– no 1984, pp. 89-105. 21 Con le iniziali di Luigi Cibrario (L. C.) appaiono molti documenti editi nel primo volume dei Monumenta; fra questi, un certo numero riguarda la Valle d'Aosta, frutto della conoscenza dei fondi archivistici maturata dal Cibrario in occasione del viaggio di studio svolto nel 1832, una delle cui prime tappe era stata Aosta (cfr. infra, nota 25). 22 Si tratta dei documenti 286 (coli. 497-498), 337 (col. 574), 377 (coli. 634-635), 439 (coli. 728-730) siglati A. G ., rispettivamente degli anni 1032, 1053, 1061-73, 1100. Il contributo del canonico Gal a questo primo volume fu quindi piuttosto limitato, for– s'anche perché si pensava che l'opera del Cibrario ad Aosta avesse individuato i docu– menti più rilevanti. Ben diverso sarà il contributo del canonico ai volumi V e VI dei Monumenta (cfr. infra, note 31-32). 23 Illustra, da ultimo, tale impostazione M . CUAZ, La scuola elementare in Valle d:Ao-
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