de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

Il Museo dell'Accademia di Sant'Anselmo 97 tese che gravitavano intorno all'Accademia delle Scienze, come il conte Prospero Balbo (allora presidente), il professar Amedeo Peyron, il baro– ne Giuseppe Manna e il conte Cesare Saluzzo; fu proprio quest'ulti– mo ad aprirgli le porte dell'Archivio di Corte, spingendolo ad appro– fondire la storia della petitepatrie. Presto si inserì con incarichi di rilie– vo all'interno della politica culturale sabauda: primo membro valda– stano della Regia Deputazione di Storia Patria istituita da Carlo Alber– to nel 1833, fu prefetto degli studi dal1838 al '49, presidente della Commissione superiore della Statistica provinciale e nel 1849 fu insi– gnito dell'Ordine Mauriziano. A testimonianza della vastità della sua cultura e dei suoi interessi, fu accolto in seno a numerose Sociétés savan– tes di Francia, tra cui la Société Géologique de France, la Société des Scien– ces Historiques et Naturelles de l'Yonne, l' Institut Historique de France, 11nstitut d'Afrique, la Société Savoisienne d'Histoire et d'Archéologie e l'Académie de Savoie. Grande fu il suo apporto soprattutto nel campo della storia e dell'archeologia. Svolse la sua attività per la Deputazio– ne di Storia Patria setacciando sistematicamente gli archivi nei territo– ri degli stati sabaudi alla ricerca delle fonti documentarie per la storia e la liturgia valdostane, pubblicate dal 1848 negli Historite Patrite Monu– menta. Il suo nome figura tra i quattro membri della già citata funte archéologique, alla cui presidenza succedette a mons. Jourdain nel 1859: ebbe così modo di approfondire le sue conoscenze e di seguire da vici– no gli scavi di Augusta Pra::toria. Collaborò con Luigi Cibrario e Dome– nico Casimiro Promis per l'indagine sugli antichi sigilli dei Principi di Savoia, data alle stampe nel 1833 sotto il titolo di Documenti sigilli e monete appartenenti alla Storia della Monarchia di Savoia raccolte in Savoia, in Svizzera ed in Francia per ordine del Re Carlo Alberto, e con l'insigne storico tedesco e premio Nobel Theodoro Mommsen per la raccolta delle iscrizioni valdostane in seguito edite nel Corpus inscrip– tionum latinarum. Fondamentale fu il suo contributo alle ricerche di Carlo Promis avviate nel 1838 e confluite nelle Antichità di Aosta... misurate, disegnate e illustrate, pubblicate nel 1862. 22 22 Sui rapporti tra Domenico e Carlo Promis e Gal cfr. ]. PIGNET, Correspondance du Prieurjean-Antoine Gal aveclesfrères Promis, in "BASA", XLN (1968-1969), pp. 43- 145.

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