de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

Da Lescar adAosta 99 calvinisti con la conversione di figure di rilievo tra gli stessi ministri del culto calvinista. Ne è un significativo esempio Daniel Martin, pre– dicatore e ministro della comunità di Castetis, il cui figlio, dopo aver studiato per volontà del padre tra i Barnabiti sicuro della solidità della sua fede calvinista, non solo si era convertito al cattolicesimo, ma era entrato nella vita religiosa, scegliendo la stessa Congregazione dei suoi educatori. Se ciò aveva causato la rottura dei rapporti tra padre e figlio, la tenacia di quest'ultimo che aveva ottenuto dai superiori di poter rientrare in Bearn nel 1638 per stare accanto al padre, ne aveva otte– nuto la conversione con un lavorìo di persuasione attraverso pazienti e costanti discussioni in materia di fede. Secondo la testimonianza diretta del Martin, alla conversione sua e dei suoi famigliari aveva con– tribuito anche la pubblicazione di una conferenza che il padre Bailly aveva tenuto nel 1640 in un contraddittorio centrato sul sacramento dell'Eucaristia, che offrì al Martin l'opportunità di fornire ai ministri calvinisti di Pau e di Parigi i motivi per la sua conversione, giacché - sono sue parole - «l'errore ha per fatale connaturalezza, che da se stes– so distruggesi; perciocché fabbricandosi per ordinario senza fondamen– to, il più forte appoggio che abbia, non serve per altro che più presto seppellir!o sotto le proprie ruine». 6 In particolare il primo motivo della sua conversione chiamava in causa l'unione di due confessioni, il Cal– vinismo e il Luteranesimo con quanti avevano aderito alla Confessio Augustana (1530), che per il Martin erano e rimanevano totalmente differenti tra loro e che era stata sottoscritta in un Sinodo nazionale tenuto a Charenton-le-Pont nel1631. In esso, per decreto generale era 6 D . MARTIN, Dichiarazione de'principali motivi della mia conversione, in MB II, p. 485. Le ragioni furono esposte dal Martin al termine della Messa che lo aveva ammesso pienamente nella confessione cattolica. La relazione di questo evento fu redatta dal vesco– vo di Lescar, Jean-Henri de la Salette, e inviata alla Sacra Congregazione de Propaganda Fide a Roma, tradotta in italiano dal padre Pietro Boncompagni e riportata dal Barelli nella sua opera (cfr. MB II, pp. 477-480). Lo stesso Martin mise per scritto di proprio pugno i motivi della sua conversione e, attraverso il Procuratore Generale dei Barnabiti, Pompeo Facciardi, portati al Segretario della medesima Sacra Congregazione, Francesco lngoli, il20 dicembre 1642 (cfr. MB Il, pp. 500-501). Più tardi, il24 gennaio 1646, se ne inviò una copia anche al vescovo di Lescar (cfr. MB Il, pp. 480-500).

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