de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie
100 Mauro M. Regazzoni stato stabilito e ordinato che i Luterani potessero essere chiamati fede– li e che fossero ammessi alle adunanze pubbliche delle chiese calvini– ste francesi e quindi di celebrare i matrimoni, di presentare i bambini al battesimo e di essere ricevuti alla Cena, nonostante professassero la presenza reale del Corpo e Sangue di Cristo nel Sacramento dell'Eu– caristia. Un tale tentativo, pur essendo stato voluto e attuato per rin– forzare entrambe le parti nello sforzo di accordare le antiche differen– ze, lo avrebbero fatto cedendo a una "indifferenza di Religione", otte– nendo come risultato di essere quasi senza Religione e quindi di esse– re nemiche di Dio e dello Stato; non accorgendosi poi che le stesse ragioni addotte per difendere una tale unione, ne mettevano in luce la contraddizione di fondo. La prima ·risposta data dal Martin ai contestatori era di natura eccle– siologia: l'unione fra calvinisti e luterani, in ultima istanza, non sareb– be stata altro che il frutto di una ragion di Stato, di un mero interesse di amicizia terrena, che non si curava di salvaguardare l'integrità della Chiesa, Sposa di Cristo, e quindi di tradire la causa di Dio, combat– tendo i cattolici. La seconda riguardava l'accordo sù alcuni articoli di fide: tra calvinisti e luterani era assai più debole di quello esistente tra luterani e cattolici, giacché anche se per ipotesi vi fosse stato tra quel– li un ampio accordo, non vi era su uno dei principali articoli di fede, quale era la "presenza reale", per la quale i cattolici erano biasimati. La terza interessava la questione della transustanziazione: un termine al quale i luterani avevano preferito quello di "impanazione" o di "con– sustanziazione", volendo affermare una compresenza della sostanza del pane, ma che era stata criticata dallo stesso Calvino come assai più rozza di quella dei cattolici. In effetti era più facile credere che Dio può cambiare la sostanza di una cosa in un'altra che non in quella "ridico– lasa e chimerica unione o trasfusione di due sostanze di diversissime nature"; e pur tuttavia essi credevano nella presenza reale e nella reale e non figurata ricezione del Corpo e Sangue di Cristo nella comunio– ne. La quarta risposta era legata al problema dell'adorazione eucaristi– ca: era incomprensibile come si potesse ammettere alla comunione cal– vinista i luterani, dicendo che essi non adoravano Gesù Cristo nell'Eu– caristia, quando essi avevano per articolo di fede la realtà della sua pre– senza e ·della sua ricezione: o i luterani facevano bene a non adorare il Figlio di Dio, dove confessavano la sua presenza reale, e allora avreb-
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