de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie
Da Lescar adAosta 105 so alla chiesa e a un'altra contrada, mentre le camere erano unite da un portico che si affacciava sul Cimitero: luoghi dunque pub– blici e quindi di continua presenza e di frequente passaggio della popolazione. 4. Le rendite interne: • I favorevoli sottolineavano la convenienza, con poco aggravio per la comunità di Lescar, essendo il luogo attrezzato più che sufficien– temente con case, officine, orti e giardini, che non richiedevano ulteriori spese. • I contrari rilevavano la scarsità delle rendite offerte. 5. Le rendite esterne: • I favorevoli sottolineavano la disponibilità del Re ad assegnare a Nay alcune rendite di Lucq e del priorato di S. Cristina. • I contrari evidenziavano come proprio questo passo avrebbe cau– sato l'aggravio della situazione debitoria del collegio di Lescar, anche perché le rendite offerte dal Re erano in mano ad altri e quin– di con poca speranza di averle. 6. L'alleggerimento del peso di Lucq: • Per i favorevoli vi era la concreta possibilità di alloggiare in loco da sei a dodici religiosi, togliendone il peso a Lucq, dove invece sareb– be bastato collocarvi un fratello e inviarvi di volta in volta un padre per la predicazione. • Per i contrari, aprendo a Nay un altro collegio non si sarebbe affat– to alleviato il peso a Lucq, perché pendeva sempre come spada di Damocle la sentenza del Parlamento di Pau che li costringeva a mantenere sia predicatori e confessori, che fratelli conversi ed eco– nomo in loco; inoltre, l'eventuale patente del Re e del suo Consi– glio segreto non avrebbe avuto mai effetto se prima non fosse stata ratificata e promulgata dallo stesso Parlamento di Pau. 7. La questione delle bolle papali: • Per i favorevoli la soluzione di Nay realizzava l'attuazione delle bolle pontificie e delle patenti reali, nonché delle sentenze del Parlamen– to di Pau, poiché evitava di incorrere nel divieto di erigere nuovi
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