de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie
Da Lescar adAosta 107 Nay fu ritenuto impraticabile e quindi non fu approvato dalla Con– sulta generalizia, che temeva il ripetersi di quanto era accaduto a Lucq: poca utilità e onore, con molta spesa e fatica. Inoltre il preposto gene– rale non poté che sottolineare: l. l'errore di fondo di non aver segui– to la prassi corretta, che richiedeva di riferire per scritto al Preposto provinciale i termini della trattativa e del contratto in maniera chiara e di attendere la sua risposta per poi darne avviso alla Consulta gene– ralizia; 2. di non aver creduto troppo nelle speranze suscitate, in quan– to assai intricate; 3. di non aver tenuto in considerazione che la comu– nità era stata obbligata dal Senato di Pau a mantenere a Lucq dodici soggetti, con il rischio di dover abbandonare il collegio di Lescar, potendo mantenere solo due collegi. 18 I problemi più spinosi, però, il Bailly li visse nel rapporto con i membri della comunità, per le tensioni createsi nei rapporti tra i padri francesi e quelli savoiardi e italiani e alimentate dal preposto di nazio– nalità francese. La freddezza, se non profonda antipatia, mostrata verso i padri italiani e savoiardi, rivelava così nel padre Tremouille una pro– fonda ingratitudine verso coloro che tanto avevano fatto per i france– si.19 La comunità stessa, alla fine, rimproverò al preposto di essere un seminatore di discordie e di fondare il proprio governo sul principio del "divide et impera", cosa che - al dire dello stesso preposto generale - sarebbe stata «la più perniciosa peste che potesse portare nella Con- posto della Provincia Piemontese-Gallica a Parigi (2 maggio 1639), ff. 196-198; Ibid. (25 luglio 1639), ff. 417-422 (in particolare ff. 417-418; 419-421); Io, Lettera al P.D. Ludo– vico Tremouille, Preposto di SS. Paolo e Cristina a Lescar (3 maggio 1639), f. 198; lbid. (25 luglio 1639), ff. 423-424; Io, Lettera al P.D. Alberto Bailly, Vicario di SS. Paolo e Cristi– na a Lescar (25 luglio 1639), ff. 415-416. 18 Cfr. in RLPG serie I, vol. 40: G. FALCONI, Lettera al P. D . Ludovico Tremouille, Pre– posto di SS. Paolo e Cristina a Lescar (4 settembre 1639), ff. 521-522; Ibid. (13 settem– bre 1639), f. 586; Ibid. (8 ottobre 1639), f. 625; Io, Lettera al P.D. Maurizio Marin, Pre– posto della Provincia Pedemontano-Gallica a Parigi (25 ottobre 1639), ff. 647-648; Ibid. (3 gennaio 1640), ff. 739-741. 19 Cfr. in RLPG serie I, vol. 38: G.B. CRIVELLI, Lettera al P.D. Lazzaro Ronca/li in SS. Paolo e Cristina a Lescar ( 18 marzo 1638), f. 184; Io, Lettera al P.D . Ludovico Tremo– uille, in SS. Paolo e Cristina a Lescar (7 aprile 1638), f. 215.
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