de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie
124 Mauro M. Regazzoni Quanto ai voti, si chiedeva di custodire il voto di castità (n. 5); e di vigilare sul voto di povertà, raccomandando ai superiori e agli eco– nomi di procurare quanto vi era di bisogno secondo la religiosa carità e le regole della congregazione per togliere ogni pretesto di proprietà, ricordando comunque che la povertà non consisteva nella sovrabbon– danza delle provvigioni, bensì nella loro mancanza, pena l'essere pove– ri solo di nome (n. 7). Una preoccupazione altrettanto forte riguarda– va l'edificio della vita spirituale, con la cura degli esercizi di pietà e della devozione, e in particolare del mattutino, della partecipazione al coro nel corso del giorno, dell'orazione; della messa, che si doveva celebrare con decoro; degli esercizi spirituali (n. 8). Infine si chiedeva ai superio– ri di vigilare per evitare che i membri della comunità fossero perenne– mente insoddisfatti, procurando di essere dei padri per i membri della comunità, usando mansuetudine con tutti e consultando il capitolo nell'elezione dei discreti e dell'economo, evitando di eccedere nell'eser– cizio della propria autorità (n. 9). 57 Di fronte a tali considerazioni l'impressione che se ne potrebbe ricavare, sarebbe quella di comunità religiose in forte declino, se non allo sbando; in realtà, pur dando loro credito, si deve tenere presente una componente di carattere pedagogico, orientata a stimolare la rifles– sione e il cambiamento attraverso un salutare scossone provocato da un richiamo più forte del solito, fatto in particolari situazioni o in occa– sioni straordinarie come poteva essere proprio il Capitolo generale. Al termine di questo periodico raduno triennale della congregazio– ne, il Bailly ritornò a Torino, dove rimase fino a settembre e dove si ado– però nuovamente per far entrare i Barnabiti a Chambéry, antica capi– tale del Ducato sabaudo; tuttavia, non solo non riuscì nell'intento, ma non poté neppure trovare una soluzione definitiva per le liti di Thonon. Alla fine di ottobre egli rientrò a Parigi per riprendere in mano il gover– no del suo collegio, che in quei mesi era stato affidato al suo vicario, Claudio Pillet (tl684). 58 Qui ebbe l'opportunità di predicare davanti a 57 Cfr. S 29, ff 33r-42r (in particolare ff 33r-v; 42r). 58 Cfr. in RLPG serie I, vol. 51 : G . FALCONI, Lettera al P. D. Alberto Bailly, Preposto
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