de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

Da Lescar adAosta 125 Luigi XIV (t 1715) e alla sua Corte e strinse amicizia con il fu turo cardinale di Retz e arcivescovo di Parigi, ]ean-François-Paul de Gondi (tl679) 59 e con il vescovo di Conserans, Pierre De Marca (tl662), che probabilmente aveva avuto modo di conoscere quando questi era anco– ra presidente del Parlamento di Pau, durante la sua permanenza a Lescar, 60 ma anche con il Gran Cancelliere Pierre Séguier (tl672) e di S. Eligio a Parigi (22 giugno 1650), ff. 9-10; Io, Lettera al P.D. Pietro Deprez, in SS. Maurizio e Lazzaro a Thonon (22 giugno 1650), ff. 10-11; Ibid. (13 luglio 1650), f. 48; lo, Lettera al P.D. Alberto Bailly, Preposto di S. Eligio a Parigi, a Torino (13luglio 1650), f. 48; Ibid. (16luglio 1650), fE 61-62; Ibid. (20 luglio 1650), f. 65; Ibid. (23luglio 1650), f. 73; Ibid. (5 agosto 1650), f. 89; Io, Lettera al P.D. Maurizio Marin, Preposto della Pro– vincia Pedemontano-Gallica a Parigi (17 luglio 1650), f. 64; Ibid. (29 ottobre 1650), f. 207; Io, Lettera al P.D. Claudio Pillet, Vicario di S. Eligio a Parigi (23 luglio 1650), f. 73; Ibid. (12 agosto 1650), f. 107; Io, Lettera al P.D. Lorenzo M. Torelli, Preposto di S. Dal– mazzo a Torino (30 agosto 1650), ff. 137-138; Ibid. (12 ottobre 1650), f. 197. 59 Il cardinalejean-François-Paul de Condi fu eletto il12 giugno 1643 e consacrato il 5 ottobre successivo arcivescovo titolare di Corinto e coadiutore con diritto di succes– sione di suo zio, Jean-François de Condi (tl654), arcivescovo di Parigi. Oppositore del cardinale Giulio Mazzarino (t1661) e fra gli esponenti della "Frondà' dei principi, fu arre– stato con Louis II de Bourbon (tl686), duca di Enghien e principe di Condé, nel genna– io 1650 con l'accusa di aver cospirato con il maresciallo Henri II de la Tour d'Auvergne (t1675), visconte di Turenne, e altri nobili contro il Mazzarino. La rivolta, guidata da Gaston-fean-Baptiste de Bourbon (t 1660), duca d'Orléans, costrinse Anna d'Austria a libe– rare il Gondi e gli altri accusati e a licenziare il primo ministro, che nel febbraio del1651 si rifugiò a Colonia. In seguito a vari rovesciamenti di fronte - che videro il Mazzarino rientrare e poi andare nuovamente in esili tra l'agosto del 1652 e il febbraio 1653 -,il Gondi, che era stato creato cardinale il 12 febbraio 1652, fu nuovamente arrestato per ordine del re il2 gennaio 1653 e fatto rinchiudere prima nel castello di Vincennes, dove alla morte dello zio rinunciò all'arcivescovado di Parigi, e poi nel castello di Nantes, da dove riuscì a fuggire 1'8 agosto e a dirigersi verso Roma, passando per la Spagna, e vi giun– se il30 novembre 1654. Alessandro VII il2 giugno 1655 gli impose il pallio, riconoscen– dogli in certo qual modo l'autorità di arcivescovo di Parigi, ma già nell'autunno succes– sivo lo obbligò a nominare un vicario gradito al Re di Francia. Non potendo rientrare in Francia, si trasferì a Bruxelles e fece rientro in patria solo il 5 giugno 1662, ricevendo in cambio nel1664l'abbazia di St. Denis, dove morì il24 agosto 1679. 60 Il bearnese Pierre De Marca, successore del cardinale de Retz nella sede di Parigi, prima di accedere agli ordini sacri era stato presidente del parlamento di Pau dal 1621 al 1639, membro del Consiglio di Stato sotto Richelieu, tra il1639 e il1642, e poi inten– dente della Catalogna. Rimasto vedovo e ricevuti gli ordini sacri, fu eletto vescovo di Conserans il 13 gennaio 1648; il25 marzo 1654 fu trasferito a Tolosa e di qui il 5 giu– gno 1662 a Parigi, dove però non poté prendere possesso della sua sede, perché morì il 29 giugno.

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