de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

Da Lescar adAosta 129 zonte assai più ampio per la propria vita religiosa e sacerdotale, con la pienezza del sacerdozio. Infatti Madama Reale, grata per il suo servizio, già alla fine del1657 aveva interposto la sua influenza per farlo promuo– vere all'episcopato e il 6 febbraio 1658 il preposto generale le inviava una lettera con la necessaria dispensa.7 2 I.:8 maggio 1658 il preposto generale scriveva direttamente al padre Bailly congratulandosi per la sua promozione alla sede di Aosta da parte del duca di Savoia e lo attende– va a Roma, per sottoporsi al consueto esame davanti al papa, previsto per i promuovendi all'episcopato; inoltre, in vista di tale appuntamen– to, il preposto generale gli fornì un'attestazione sulla bontà e ortodossia della sua dottrina.7 3 Nella lunga attesa di subire il predetto esame- avve– nuto il26 novembre-, durante la quale manifestò anche una certa impa– zienza per le lungaggini burocratiche della Curia romana, il padre Bally non mancò di intervenire a favore della comunità romana dei Barnabi– ti dei SS. Biagio e Carlo ai Catinari della quale era ospite, sollecitando l'interessamento del principe Borghese e di sua madre. Preconizzato il 2 dicembre 1658, poco dopo lasciò Roma e si portò a Milano, dove sostò il 22 dello stesso mese e dove in suo onore il padre Stefano Masoneri (tl672) recitò una "bellissima ed erudità' elegia. Ripartito immediata– mente per Torino, vi attese la proclamazione a vescovo, avvenuta nel concistoro del13 gennaio 1659, e fu consacrato il9 marzo; quindi fece ingresso nella sua diocesi il 19 dello stesso mese. CONCLUSIONE Il padre Alberto Bailly fu dunque un religioso animato da zelo, discrezione e passione apostolica, ma sempre rispettoso delle Regole della famiglia religiosa alla quale apparteneva, anche nei momenti di 72 Cfr. G.A. GALLICIO, Lettera a Madama Reale a Torino (6 febbraio 1658), in RLPG serie I, vol. 57, ff. 84-85. 73 Cfr. in RLPG serie I, vol. 57: Io, Lettera al P. D. Alberto Bailly, Vescovo eletto di Aosta, a Torino (8 maggio 1658), f. 155; ID, Al medesimo in SS. Biagio e Carlo ai Cati– nari, a Roma (29 maggio 1658), f. 195; Io, Lettera a Sua Santità papa Alessandro VIL a Roma (29 maggio 1658) f. 195.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=