de Saint Anselme Nouvelle Série - Académie

96 Mauro M. Regazzoni a. 1633-1635: FORMAZIONE TEOLOGICA E ORDINAZIONE SACERDOTALE I primi passi in terra francese del Bailly sono dunque caratterizzati dalla sua preparazione al sacerdozio attraverso una formazione teologi– ca che i superiori maggiori affidarono ai padri della comunità dei SS. Paolo e Cristina a Lescar. In realtà il suo corso di studi non ebbe quel– lo che si dice un iter tranquillo, giacché i frequenti trasferimenti di alcu– ni padri - decisi dai superiori, provinciale e generale - insieme alla scar– sa salute o alla poca disponibilità a rimanere in loco di altri, determi– narono una frammentazione nella preparazione del Bailly, che egli stes– so ebbe modo di lamentare. In effetti, al suo arrivo a Lescar, come let– tore di Filosofia vi era il padre Redento L'Hoste de Vilaine (t1654) e let– tore di Retorica era il padre Antonio Valentini (tl650), ma a questi nel 1634 subentrò il padre Flaviano Martin (tl670), per l'arco di un solo anno scolastico; mentre al padre Remigio Polidori (tl638), lettore di Teologia, già nel 1634 fu prospettata la prepositura di Dax e a coprire il suo posto fu chiamato il padre Cipriano Cornetti (t1647), il quale però giunse a Lescar solo a fine dicembre o agli inizi di gennaio del 1635 e vi rimase solo pochi mesi, giacché nel maggio dello stesso anno fu richiamato in Italia per problemi di salute. La situazione che il Bailly trovò a Lescar era piuttosto delicata, per diversi aspetti. Innanzitutto, per le difficoltà che i Barnabiti incontra– vano nel mantenere i benefici del priorato di S. Cristina, dell'Abbazia e del Monastero di Lucq, nella diocesi di Oloron nel Béarn, che il re aveva assegnato loro nel1614, per fondare collegi e scuole in quei luo– ghi a maggioranza ugonotta. 1 Infatti, essi dovevano mantenere a Lucq 1 Cfr. MB Il, pp. 472. Il priorato di S. Cristina, anticamente posseduto dai Canoni– ci Regolari di s. Agostino, era collocato in un territorio che in parte era sotto la giurisdi– zione del re di Spagna e in parte sotto quella del re di Francia. Parte di questi beni e dirit– ti, dopo la soppressione decisa da papa Paolo V su richiesta del re di Spagna Filippo III, furono assegnati ai Domenicani della Provincia di Aragona per aprire un loro collegio in quella regione; mentre l'altra parte fu assegnata ai Barnabiti su richiesta del re di Francia Luigi XIII, in attuazione dei desideri del padre Enrico IV. Riguardo poi ai beni e ai dirit– ti dell'Abbazia di Lucq, originariamente monastero Benedettino, essi furono assegnati ai Barnabiti parecchio tempo dopo che i Benedettini erano stati scacciati dai protestanti.

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