- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
RAuLDAL T1o Stando alle parole di Mathieu de Lostan il pericolo incombente era rappresentato dalle truppe franco-svizzere, da lui denominate « bernenses leuteranos >>, che si erano appro– priate del Vaud e dei paesi vicini e, « non contenti >> della conquista, avevano conta– minato quei paesi con<< la velenosa setta luterana >>. Gli stessi intenti verranno ribaditi nelle successive assemblee del 10 marzo e del 22 aprile 1541, i cui ordini del giorno saranno la difesa militare del territorio e le modalità di fìnanziamento 3 . Così come tramandato nei verbali delle assemblee dei Tre Stati parrebbe che, all'epoca dei fatti, la Valle d'Aosta dovesse difendersi da una duplice minaccia: una militare, incarnata dalle conquiste di fatto operate dalle truppe franco-svizzere, un'altra religiosa, rappresen– tata dall'emergente diffusione del credo luterano. Al riguardo di quest'ultima evenienza, nessuno dei documenti coevi ai fatti parla di un passaggio di Giovanni Calvino in Aosta, tantomeno di azioni intraprese dalla cittadinanza per favorirne l'allontanamento. Se questa è l'unica realtà documentata in merito alla diffusione del protestantesimo in Valle d'Aosta ad opera di Calvino, ne consegue il venir meno della veridicità della prin– cipale motivazione che avrebbe condotto nel 1541 all'erezione della Croix-de-Ville: commemorare la cacciata di Calvino e sancire l'adesione della cittadinanza all'ortodos– sia cattolica. Quando e dove la ventilata minaccia della penetrazione del credo protestante si incar– na nella persona di Giovanni Calvino e nelle gesta della << septa venenosa leuterana >> descritte dal vicebalivo Mathieu de Lostan? Quando e dove si documenta Ì'iniziativa di erigere un monumento in forma di croce a ricordo della cacciata del riformatore ginevrino dalla Valle d'Aosta? Alla prima domanda un articolo di Leo Sandro Di Tommaso, cui ha fatto seguito il volume Dissidenza religiosa e Riformaprotestante in Valle d'Aosta, ha fornito una risposta documentata, proponendo una dinamica delle motivazioni che portarono alla creazio– ne della "leggenda della venuta di Calvino in Valle d'Aosta'' da parte della gerarchia ecclesiastica successiva al1536 4 • Come detto poc'anzi, non è possibile disgiungere l'intricata vicenda della nascita del– la "leggenda'' dalla costruzione della Croix-de-Ville, in quanto sia l'iscrizione sia due secoli di storiografìa locale ne hanno sancito un legame indissolubile. Anche volendo trattare solo della storia architettonica del monumento nelle sue diverse fasi costrutti– ve, non ci si può sottrarre alla necessità di ricontestualizzarlo, riassumendo per punti quanto sia a tutt'oggi noto sulla "leggenda di Calvino". I momenti salienti della vicenda possono essere così riassunti: -I verbali dell'assemblea del Conseil des États del1536 riportano il giuramento di fe– deltà al duca sabaudo, alla Chiesa cattolica e l'impegno per la difesa della Valle d'Aosta dall'invasione franco-svizzera e dalla penetrazione dell'eresia luterana. Né questa né le 3 !bid., pp. 202-203. 4 L. S. DI ToMMASO, Calvino ad Aosta. Nascita e sviluppo di una leggenda politico-religiosa, in BSBS, 112002, pp. 263-287. Per le basi scoriografìche della leggenda di Calvino cf. anche il recente lavoro dello stesso autore, L. S. DI TOMMASO, Dissidenza religiosa e Riforma protestante in Valle d'Aosta, Sarceur, Aosta 2008, pp. 131-156. 116
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