- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012

LA CROIX-DE-VJLLE : DA EMBLEMA DELLA CONTRORIFORMA ALLO STILE ECLETTICO DI fiLIPPO GAYO Mandato di pagamento a favore di Francesco Albertolio con la sua firma per quietanza, datato 1741 (AHR, Fonds Ville, Tt-avaux publics). Francesco Albertolio (Albertoglio, Albertolli, Albertolioz) è membro di una famiglia d'impresari luganesi operanti in Valle d'Aosta da almeno tre generazioni 43 • Dei due Albertolio di nome Francesco repertoriati da Bruno Orlandoni, quello cronologica– mente più probabile potrebbe essere Francesco Saverio, già operante in Valle d'Aosta dal1737 al1740 nel restauro e ampliamento della parrocchiale di Torgnon 44 • I documenti lo attestano nuovamente operativo in Valle nel 1748, dopo una pausa probabilmente determinata dalla nascita a Bedano dei suoi due figli: Giocondo e Grato (1742-1744). Orlandoni suggerisce che la scelta dei nomi sia indicativa dei suoi co– stanti legami con Aosta e questi pagamenti parrebbero confermare una sua operatività di fatto mai interrotta. Con l'inizio degli anni Cinquanta, Albertolio è al servizio del vescovo Pierre-François de Sales. I lavori commissionati comportano la ristrutturazione e l'ampliamento delle due ali occidentale ed orientale del Vescovado, un'immobile che De Sales, in una lette– ra del 1780 indirizzata al re Vittorio Amedeo III, definisce « un vieux palais épiscopal composé de quattre ou cinq grandes chambres [...] presque inhabitables » 45 • La presenza di Francesco Albertolio in Aosta nell'anno che intercorre tra il 1741 e il 1742 completa il panorama della sua presenza tra la fine dei lavori a Torgnon e la nasci– ta del primo figlio Giocondo, futuro collaboratore dell'architetto Piermarini e titolare della cattedra di Ornato all'Accademia di Belle Arti di Milano 46 • 43 B. 0RLANDONI, Artigiani e artisti in Valle d'Aosta. Dal XIII secolo all'epoca napoleonica, Priuli & Verlucca, Ivrea 1998, pp. 39-42. 44 Per informazioni più recenti sugli AlbertoIli cf. S. BARBERI, Una dimora classica sulla collina di Aosta: casa Bibian, in BASA, VII (2000), pp. 194-197; L. PIZZI, Alberto/li, Artari e altre maestranze ticinesi in Valle d'Aosta nei secoli XVIII e XIX. in BASA, VIII (2003), pp. 129-200. 45 HEA, VIII, p. 530. 46 PIZZI, A/bertof/i.. ., ci t., p. 135. 127

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