- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
RAuLDAL T1o Analogamente fu scolpito un doppio sole con ali di pipistrello nella parte alta della cor– nice del lato sud, subito al di sotto del precedente. Sul lato nord, nella stessa posizione, ritroviamo il trigramma solare di San Bernardino da Siena e nella parte inferiore della cornice un sole singolo con ali di chirottero. Né Orapollo né Valeriano riportano un emblema così composito. Tuttavia la lettura dei significati del pipistrello o nottola è suggestiva. Per Orapollo esso rappresenta tanto un uomo debole e temerario (nel senso di timoroso), quanto un uomo che non esce di casa, mentre Valeriano pone invece l'accento su una persona dalla mente impura. Questa lettura calza abbastanza bene con la vicenda narrata nella leggenda di Calvino: un personaggio di bassa statura, magro, silenzioso e schivo che rimase nascosto nella grange della famiglia Vaudan prima di fuggire. Ovviamente i propositi e i pensieri im– puri a lui attribuiti sono il riflesso del pensiero della comunità cattolica di Aosta. Immagini altrettanto negative circa il personaggio Calvino vengono trasmesse dal simbolo dell'anguilla. Sentimenti di ostilità e il perseguimento di progetti e mete irraggiungibili sono le due interpretazioni fornite rispettivamente da Orapollo e da Pierio Valeriano. Conclusa la serie di emblemi che per i loro significati più si addicono alla descrizione alla vicenda umana di Calvino, ne rimangono tre che tanto in Orapollo quanto in Valeriano assumono valenze più generali legate al tempo, all'universo, al divino. Un segno di temporalità è dato dalla figura della luna scolpita con le corna in alto. Per entrambi gli autori la luna rappresenta il mese e quando ha le corna in alto è al primo quarto. Può questo essere un indicatore che contiene un'informazione astronomica sufficiente– mente precisa da definire una data correlata con gli eventi del 1536? Con l'ausilio del calendario lunare è facile verificare che il29 febbraio dell'anno bisestile 1536, giorno dell'assemblea dei Tre Stati, cadeva di martedì e la luna era da un giorno entrata nel primo quarto, una fase lunare che, secondo Orapollo e Valeriano, è rappresentata con le corna in alto 113 • Il sole e quattro stelle a cinque punte sono posti a coronamento della cornice sui due versanti settentrionale e meridionale del piedestallo. In Orapollo la stella indica il Dio dell'universo, ma anche il destino e il movimento del cosmo. Se si osservano le cornici laterali si vede che la stella, emblema di un tempo universale, è contrapposta alla luna, indicatore del tempo terreno, e in mezzo sta l'anguilla, simbolo dell'uomo ostile, che persegue una meta vana e di cui il mondo non conserverà memoria. Il sole ha solo significati positivi tanto che, come dice Valeriano, presso gli aruspici è un dio: esso rappresenta l'anno, il Dio ottimo massimo, la verità, l'unità, la chiarezza, la natura umana, il Cristo. Riassumendo i diversi significati appare evidente che la semplice rilettura dei simbo– li, sulla base dell'interpretazione allegorica fatta da Orapollo e ampliata dall'umanista 113 A. CAPPELLI, Cronologia, cronografia e calendario perpetuo, Hoepli, Milano 1998, p. 86. 150
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