- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
UN RICORDO DEL CANONICO DONAT NOUCHY IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA (2001-2011): SCRITTI SCELTI Il progetto di Chanoux e Bréan è indiscutibilmente il suo: quello di una Valle d'Aosta che si sviluppi in senso regionalista, autonomista e federale, nel rispetto e nella va– lorizzazione della tradizione cristiana, nel senso più pieno del termine. La dedizione alla Chiesa, l'amore per la sua terra e la tensione educativa e formativa emergono con forza in pagine che vibrano di note appassionate, mai scontate, e che abbracciano in un interesse sempre vivo i temi sociali e culturali di maggior attualità. Gli scritti di don Nouchy intendono spiegare, chiarire, illustrare. I toni sono spesso combattivi e accesi; egli non usa mai mezze parole; nessuna verità è lasciata in sospeso, come vuole la chia– rezza di un dettato che sia conforme alle indicazioni evangeliche. Dalla fine degli anni Quaranta, ogni mese il giovane priore di Arnad utilizza sapien– temente quello strumento di grande utilità ed efficacia che è il bollettino parrocchia– le, per raggiungere i suoi fedeli; si rivolge loro per fasce di età, di interesse, di profes– sione. Intuisce che il bollettino (intitolato non a caso "Le Père à ses Enfants") può costituire un insostituibile strumento di apostolato. In decine e decine di pagine, egli esorta alla vita cristiana, redige la cronaca locale, divulga la storia valdostana, affronta un'infinità di problemi sociali ed economici, in primis quelli relativi alla pastorale del lavoro e della famiglia, di cui è uno dei pionieri in Valle. Ha una parola per tutti e un occhio sempre di riguardo per i giovani, i "suoi" giovani, a cui dedica tanto tempo e tante energie. In questo, è il degno erede del canonico Bréan, dal quale riprende l'idea di riunire la gioventù per attività di formazione cattolica e valdostana al tempo stesso, che diano a tutti la possibilità di costruirsi un solido progetto di vita, ispirato al Vangelo ed incarnato nella realtà sociale e politica del tempo. Si mette dunque, don Nouchy, sui passi di quel Cercle de Culture valdéìtaine promosso da Bréan tra il 1947 e 1954, a cui non aveva potuto partecipare assiduamente, con suo rammarico, per i numerosi impegni pastorali e per la lontananza dalla città di Aosta. Anni Novanta. Canonico della Cattedrale (dal "Bollettino parrocchiale di Quart", 1/2001) 213
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