- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
MARIE-ROSE COLLWill Linsubordinazione nasce quando uno si sente soffocare nella propria personalità: fin– ché obbedienza vuoi dire collaborazione sinceramente offerta e intelligentemente ac– cettata non c'è pericolo di insubordinazione e di scisma. E anche l'eresia finisce per diventare impossibile se con l'assicurazione a ciascuno della sua libertà gli si permette di cercare la verità nella carità. Si giunge all'errore quando uno deve forzare il Vangelo secondo i propri interessi perché deve difendersi dall'in– comprensione o dall'oppressione. Finché è assicurata la carità, non è in pericolo neppu– re la verità. Io credo che le eresie non siano nate o almeno non si siano definitivamente radicate in mezzo al popolo cristiano per mania di errare o di perseveranza nell'errore, ma solo per ingiustizie oggettive che si volevano far scomparire o per mancanza di comprensione che ha compromesso il dialogo. San Paolo afferma assai chiaramente che la verità si costruisce solo nella carità. Il plura– lismo non è più pericoloso quando si sappia da parte di tutti viverlo nella carità, è inve– ce deleterio quando da parte degli uni diventa espressione di egoismo o individualismo esacerbato e da parte degli altri di orgoglio o di vanità farisaica. Tutte cose che la carità è capace di impedire presto o tardi. Nella Chiesa che è, secondo il comando e il desiderio di Cristo, il "regno dell'Amore", il pluralismo non può far paura; lasciamo che continuino ad aver paura quei partiti o quelle organizzazioni che basano la loro esistenza o la loro attività solo sulla lotta, cioè sulla violenza fisica o morale e non conoscono né in teoria né in pratica la legge dell'Amore. Il fascismo e ogni altra forma di totalitarismo devono per forza aver paura del plurali– smo perché hanno paura della libertà e non conoscono la carità. Nella Chiesa il pluralismo è segno di vitalità vera, nell'amore vero, il cui frutto è sempre l'unità. "Un solo gregge con un solo Pastore", fatto di agnelli, di pecore, di montoni, e anche di capri e di buoi cornuti ... tutti ugualmente uniti a portare al mondo la salvezza di Cristo, anche se non tutti allo stesso modo e con la stessa voce. Alcuni belano dolce– mente nella preghiera dei mistici, altri muggiscono fortemente contro l'ingiustizia e la sopraffazione, altri se necessario si mettono anche a ruggire o a schiantare con la forza del toro gli ostacoli che si oppongono all'avvento del Regno di Dio. Ma tutti concor– rono a questo solo risultato se c'è la carità, se c'è l'Amore. Non del pluralismo, ma solo dell'odio ha paura la Chiesa di Cristo. Nouchy + Chiesa valdostana, dans "Le Réveil", novembre 1977 Un giornale locale alcuni mesi fa e la rivista "Le Flambeau" ultimamente hanno pubbli– cato un mio scritto sulla posizione della Chiesa nella questione valdostana. Alcuni immigrati mi hanno chiesto gentilmente di riassumere anche per loro le mie osservazioni, tenendo conto delle particolari difficoltà che essi hanno a capire i nostri 226
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