- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
UN RICORDO DEL CANONICO 00NAT NOUCHY IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSAIUO DELLA SCOMPARSA (2001-2011): SCRITTI SCELTI l) La bontà è innanzitutto premura. Sappiamo che una madre ama suo figlio se la vediamo assidua nel nutrirlo, !avario, curarlo. Dubitiamo dell'amore di una madre, se vediamo che trascura il suo piccolo. La premura è un interesse attivo per la vita e per la crescita fisica e spirituale della persona amata: se manca questo interesse, non esiste amore. Giona profeta viene mandato da Dio ad annunciare agli abitanti di Ninive che se non si convertiranno cadranno sotto i colpi del Signore. Giona non ama i Niniviti e desidera in realtà che il castigo di Dio li colpisca; quindi si rifiuta di lavorare per la loro salvezza e quando lo deve fare per forza ottenendo [... ] che la città cominci a fare penitenza e quindi che Dio decida di salvarla, egli si offende e si lamenta perché le sue minacce non si sono realizzate. Giona non vuole la vita di Ninive, ma la sua distruzio– ne; il suo sentimento prevalente non è l'amore, ma la giustizia. Dio invece, che ama, <<non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva». [... ] La vera premura, che è manifestazione efficace di amore, consiste nel desiderio e nell'attività per assicu– rare vita e crescita alla persona amata. 2) Bontà è responsabilità. Che cosa significa "responsabilità"? Per molti vuol dire "do– vere", obbligo imposto dall'esterno. [... ] Noi diamo al termine un altro significato, molto più largo e molto più bello : responsabilità è un atto volontario che è la nostra risposta, espressa o inespressa, al bisogno di un altro essere umano. Sentirsi responsabili significa essere disponibili, cioè sempre pronti, ad intervenire per i bisogni degli altri. Caino che era cattivo esprime la sua cattiveria proprio appellandosi alla sua responsa– bilità: « Son forse io il custode di mio fratello? ». Chi ama non può pronunciare una frase del genere perché si sente coinvolto nella vita e nelle esigenze della persona amata. La vita di suo fratello è per lui un "affare" non altrui, ma suo personale. Questo è il significato della parola di Gesù: «Amerai il prossimo tuo come te stesso >>, resa concreta dall'esempio del buon samaritano che dimentica i suoi "affari" per assumere quelli del povero individuo incappato nelle mani dei !adroni e lasciato semimorto sulla strada che da Gerusalemme conduce a Gerico. Però responsabilità non significa sostituirsi al fratello, dominarlo o possederlo obbligandolo ad accettare e a vivere del nostro aiuto. Per questo 3) bontà significa rispetto. Non quel senso di timore o di soggezione che possiamo provare di fronte ad una persona. "Rispetto" viene dal latino "respicere", che significa "guardare", "scrutare attentamente". Rispetto quindi è prima di tutto conoscenza ap– profondita della personalità del nostro prossimo. Rispetto significa desiderio sincero che una persona cresca e si sviluppi per quello che è e non per quello che vorremmo noi che fosse o per quello che farebbe comodo a noi. Il rispetto perciò esclude lo sfruttamento di qualsiasi genere e soprattutto quello che avviene approfittando delle debolezze o delle necessità delle persone. La persona amata è rispettata quando è aiu– tata a vivere pienamente la sua vita, per se stessa e per la sua felicità. Le si manca di rispetto quando si pretende di servirsene per i nostri interessi o per le nostre perverse inclinazioni. Ogni forma di sfruttamento è grave mancanza di rispetto nei confronti di una persona umana[... ]. 231
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