- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
UN RICORDO DEL CANONICO DONAT NOUCHY IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DELLA SCOMPARSA (2001-2011): SCRITTI SCELTI + Devo andarmene, dans "Le Réveil", gennaio 1990 Il mio venerdì santo continua ! Non sto più a descrivervi i miei mali perché ormai sarebbe un racconto troppo lungo ... Piuttosto vi voglio dire che sono assai preoccupato per le conseguenze che le mie ripe– tute assenze possono avere sulla vita religiosa della parrocchia. Qualcuno di voi ha giustamente invocato la presenza di un altro sacerdote in Arnad ed io stesso ho considerato mio grave dovere cercare di non lasciare la parrocchia più a lungo senza un prete. Perciò vi dico sinceramente che, spinto da un profondo senso di responsabilità nei vostri riguardi, in data 6 gennaio 1990, prima ancora quindi dell' ultimo ricovero in ospedale, ho rassegnato le mie dimissioni. Il vescovo mi ha risposto con una lettera molto paterna ed umana, accettando la mia forzata decisione. E così ho finito di dibattermi nei miei dubbi e nei miei scrupoli. Da un parte infatti mi costa moltissimo abbandonarvi dopo quarantatre anni di servizio pastorale ad Arnad; d'altra parte la malattia mi ha dato l'occasione di un lungo e approfondito esame di co– scienza, che mi ha convinto di non essere mai stato un buon parroco e di essere ormai anche diventato un parroco dannoso. Cerco ora di fare quell'unica cosa che conta per me e per voi, cioè la volontà di Dio. Aiutatemi con le vostre preghiere, perché realmen– te per me e per la parrocchia il momento può essere determinante. Conserverò sempre un affettuoso ricordo di Arnad e della Bassa Valle in qualunque posto debba finire i miei giorni e spero che mediante la preghiera rimarremo sempre uniti strettamente in santa amicizia e cordiale carità cristiana. [.. .]Vi benedica D io onnipotente, che è Padre e Figlio e Spirito Santo. Che la Madonna di Machaby ci protegga! Amen! Donato Nouchy + Carissimi amzcz..., Carissimo parroco... e Figlioli carissimi... , dans "Le Réveil" , marzo 1990 Carissimi amici, devo partire di nascosto perché il mio cuore malato non reggerebbe alle emozioni degli addii. Vi saluto tutti cordialmente e vi abbraccio ciascuno affettuosamente. Se mi ama– te, mettete in pratica le mie ultime raccomandazioni: l. venite fedelmente in chiesa; 2. mandate i bambini a messa, al catechismo, ai sacramenti; 3. assistete i malati e fate loro il dono dei conforti religiosi; 4. difendete ad ogni costo le famiglie che insieme abbiamo costruito; 5. amate i giovani e aiutateli a dare un senso valido alla loro vita; 6. perdonatevi ed amatevi e collaborate insieme, tutti uniti, per il bene del paese; 241
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