- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
Culto e iconografia di sant'Anselmo in Valle d'Aosta PAOLO PAPONE Anselmo d'Aosta morì- o meglio nacque al cielo- il 21 aprile 1109. Il suo culto era iniziato mentre egli ancora viveva, tanto che le sue reliquie vennero elevate il 7 aprile 1146 dal suo successore, l'arcivescovo di CanterburyTeobaldo 1 ; a conferma, un calen– dario della Christ Church di Canterbury anteriore al 1170 indica proprio al 7 aprile una« traslazione di sant'Anselmo arcivescovo e confessore » 2 • Tommaso Becket (1117- 1170), Gran Cancelliere d'Inghilterra e successore di Anselmo dal 1162, ne chiese la beatificazione, facendo comporre a Giovanni di Salisbury un liber de vita sancti Anse/mi per supportare il processo di canonizzazione, aperto da papa Alessandro IIP. Tuttavia in Valle d'Aosta non vi sono tracce di tale culto fino all'inizio del secolo XVII, anche se papa Alessandro VI, su istanza del re d'Inghilterra Enrico VII, nel 1494, diede al cardinale Mortan, arcivescovo di Canterbury, una bolla per consacrare e autorizzare il culto di sant'Anselmo, in base alle nuove indagini effettuate 4 • Malgrado monsignor Due affermi che la diocesi di Aosta si è sempre mostrata fiera di sant'Anselmo,<< son illustration incomparabile», probabilmente il culto anselmiano è ri– masto per lungo tempo limitato alla sfera anglosassone e all'ambito culturale benedetti– no, senza riecheggiare nella terra d'origine del santo 5 • I..:Ordinaire de la Cathédrale d'Ao– ste, fatto copiare dall'arcidiacono Baudouin l'Écuyer verso il 1470 ed espressione della massima fortuna del rito valdostano, non menziona affatto sant'Anselmo 6 • Medesima assenza si rileva nel primo breviario augustano a stampa, edito nel1533 a cura del cano– nico GombaudeF. Nemmeno il Martirologio della Cattedrale menzionava sant'Anse!- La elevatio in altrtm consisteva nell'esumare i resti mortali di un santo, porli in una cassa reliquiario e sistemare la cassa in un luogo onorato nella chiesa, in genere in alto dietro un altare sul quale si celebrava l'eucaristia davanti alle reliquie (M. R!GHETII, Storia liturgica, l, Ancora, Milano 1950, pp. 419-421). 2 l. BIFFI, Sant'Anselmo nell'interpretazione di Giovanni di Salisbury, in GIOVANNI DI SALISBURY, Vita di Anselmo d'Ao- sta, cur. l. Biffi, Consiglio regionale della Valle d'Aosta, Milano 1988, pp. 15-17 3 Ibid. 4 HEA, 5, p. 102. 5 HEA, 8, p. 387. Per l'ambito culturale benedettino, si veda la miniatura che raffigura Anselmo mentre porge una sua opera alla contessa Matilde, in un manoscritto dell'abbazia benedettina di Admont (Stiria, Austria), pubbli– cata in copertina in GIOVANNI DI SALISBURY, op. cit. Per il culto anselmiano in Valle d'Aosta, ottima sintesi in L. COLLIARO, Le eu/te de saint Anse/me dans le rit valdotain, in "Le Flambeau", 1/2009, pp. 93-104. Pur segnalando i limiti oggettivi di tale ricerca, l'autore ha esaminato i cataloghi di incunaboli in Valle d'Aosta senza trovare traccia di opere anselmiane; solo sette volumi di provenienza per lo più ignota sono stati stampati nei secoli XVI e XVII, tra i quali merita di essere segnalata l' Opera omniadi sant'Anselmo, dell'antico convento dei cappuccini di Aosta, edita a Lione nel 1630 (ibid., pp. 97-99, nota 8). 6 R. AMI ET, L. COLLIARD, L'Ordinaire de la Cathédrale d'Aoste, lmprimerie Valdòtaine, Aoste 1978, pp. l 07 e 343- 344 (MLEA, IV). 7 Breviarium ad alme Augustensis Ecclesiae ritum, Antonius Ranotus, Augusta Taurinorum 1533. 71
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