- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
PAOLO PAPONE 2. Incoronazione della Vergine e santi, circa 1720. Cappella di Dailley (Morgex). Per trovare la festa di sant'Anselmo nel calendario della Chiesa univer– sale, bisogna attendere il pontificato di Alessandro VIII che, il 21 gennaio 1690, la inserisce col rito semidop– pio. Trent'anni più tardi, l'8 febbraio 1720, su richiesta del re d'Inghilterra Giacomo III, papa Clemente XI eleva il rito a doppio con messa e ufficio De communi Doctorum, così che da quel momento sant'Anselmo ha uf– ficialmente il titolo di "dottore della chiesa'' 27 • A questo momento di gloria potrebbe riferirsi la tela (fig. 2) della cappella di Dailley (Morgex), confrontabile con una serie di altre tele tutte cronolo– gicamente situabili intorno al 1720. Casualmente, Anselmo si trova di nuovo abbinato a san Claudio, en– trambi abbigliati in modo simile, se non che Claudio veste la stola, mentre Anselmo no. Interessante è pure pa– ragonare i piviali nella presente tela e in quella seicentesca di Vincenzo Costantino vista poc'anzi: verso la metà del XVII secolo il tessuto presentava un decoro modulare molto regolare, mentre nel primo quarto del Settecento, è caratterizzato da un rigoglio di volute vegetali; anche l'allacciatura è cambiata: mentre prima il fermaglio giustapponeva strettamente i lembi, nel secolo successivo si allarga e lascia i lembi disco– sti, dando maggiore libertà alle braccia. I guanti liturgici, o chiroteche, in antico erano solo bianchi, poi si sono conformati al colore dell'abito liturgico 28 ; qui il pittore, pro– babilmente per semplice gusto di variare, ha calzato le mani di san Claudio con guanti bianchi (adatti al piviale bianco-dorato), mentre ha attribuito a sant'Anselmo guanti rossi (malgrado il piviale sia ugualmente bianco-dorato). Le mitre hanno una foggia molto diffusa nel XVIII secolo: sono bianche, con un fregio dorato che ne decora la base e il bordo superiore e li unisce sul lato anteriore dividendolo in due parti, ciascuna arricchita da una gemma. La differenza più evidente tra i due prelati è data dai bastoni pastorali: per Claudio ha un normale riccio episcopale (conforme alla miglior critica storica), invece per Anselmo si tratta di una doppia traversa, tipica degli arcivescovi. 27 EC l, col. 1407. 28 Cf. G. MORONI, Dizionario di emdizione storico-ecclesiastica, vol. 33, Tipografia Emiliana, Venezia 1845, pp. 92-97. 76
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