- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012
CULTO E ICONOGRAFIA DI SANT'ANSELMO IN VALLE D'AOSTA 7. Sant'Anselmo, circa 1761 . Sala capitolare della Cattedrale di Aosta. Cantuariensis » 53 • Il nostro vescovo storico aveva a cuore di cancellare ogni ombra sul culto dei santi valdostani, anche qualora le ombre avessero una qualche consistenza. Secondo monsignor Due, la festa di sant' Anselmo è divenuta di precetto in Valle d'Aosta tra l'acquisizione della sua reliquia (1760) e il 1763 54 • In quel periodo (probabilmente nel 1761) monsignor De Sales donò alla Cattedrale 20 quadri, "firmati" con lo stemma del vescovo donatore 55 : i dodici apostoli (collocati nel– la navata, a chiarire il significato simbolico dei pilastri della chiesa), i quattro evangeli– sti, i santi Grato e Giocondo, Francesco di Sales e Anselmo, considerato anch'egli uno dei grandi protettori della Valle d'Aosta 56 . La tela (fig. 7) è ora conservata nella sala capitolare della Cattedrale. Anselmo vi è di- pinto in modo alquanto incongruo, proba– bilmente nel tentativo di sintetizzare nell'immagine un gran numero di informazioni. Veste l'abito nero dei benedettini, in ricordo del tempo passato all'abbazia del Bee, in Normandia; tuttavia sull'abito monastico porta il pallio arcivescovile, ornamento tipi– camente liturgico; sul tavolo è appoggiato un pastorale ordinario a riccio. Alla parete è appeso un quadro raffigurante l'Immacolata, in ricordo della riflessione anselmiana sul peccato originale, non legato all'atto sessuale ma alla natura umana, riflessione che ha aperto la strada in Occidente all'idea della Immacolata Concezione: il fatto di essere stata concepita con un normale rapporto sessuale non inficia la grande purezza di Maria, santificata in anticipo dalla redenzione di Cristo. Anselmo è illuminato da una luce che viene dall'alto e da destra, tiene la penna in una mano e con l'altra regge un suo libro aperto, il Proslogion, dove sta scritto: « Deus est id quo maius cogitari non potest. Proslo. cap. 4 » 5 7. Proprio questa tela verrà usata come modello da Alessandro Artari nel 1865, quando decorerà il salone ducale del municipio di Aosta, con l'aiuto del fratello Augusto 58 • 53 HEA, 8, p. 389. 54 Jbid., 8, pp. 415-416. 55 Jbid., pp. 402-403. 56 Ricordando che nel 1664 monsignor Bailly aveva aggregato Anselmo ai patroni della diocesi di Aosta Grato, Gio– condo e Orso, siamo indulgenti con l'amor familiare del vescovo, che nella serie delle tele ha congedato sant'Orso preferendogli illustro del casato De Sales. 57 « Dio è ciò di cui non si può pensare nulla di maggiore " (Proslogion, cap. 4, PL 158, 229). 58 V. VALLET, AntoineArtari, in Les Centdu millénaire, Conseil de la Vallée, Musumeci, Quart 2000, pp. 13-17. Nato 83
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=