- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/01/2012

PAOLO PAPONE preminente, alla destra) e Grato, e sul registro inferiore san Rocco e san Bernardo di Aosta. Pare di individuare la mano del pittore gressonaro Johann Joseph Anton Curta, attivo nel primo quarto del XIX secolo 67 • Nella sacrestia della parrocchiale di Introd si trova una tela dipinta (fig. 10) che, pur senza firma né data, può trovare posto nel repertorio di Jean-Baptiste Curta, fratello del precedente, all'incirca negli anni 40 dell'Ottocento 68 • Sant'Anselmo è rappresentato in atto di scrivere:<< Deum dicimus primam rerum omnium causam, sive ens necessa– rium, omnibus possibilibus perfectionibus praeditum, quod universum hoc ex nihilo libere procreavit, conservar, et providentissime administrat » 69 • Popolarissimo fu, nel terzo quarto del XIX secolo, il pittore Jean-Laurent Grange, ama– to per le tinte forti e probabilmente per i prezzi non esosi, visto che le sue "opere" sono diffuse nelle parrocchie valdostane, al punto da far storcere il naso a qualche ecclesiastico dal palato fine 70 • A lui si deve la decorazione interna della parrocchiale di Rhemes-Saint-Georges (1864), nella cui volta campeggia un Anselmo benedicente da poco restaurato (fig. 11). I confronti con le opere firmate (il fermaglio del piviale è inconfondibile) portano ad attribuire al medesimo pennello un ovale conservato nella sacrestia della chiesa di Saint-Léger a Aymavilles (fig. 12). A una cultura artistico-religiosa molto popolare appartiene l'ottocentesco Giudizio universale dipinto sulla facciata della cappella di Ussin (fig. 13), al confine meridionale della parrocchia di Valtournenche, avvicinabile a un piccolo affresco sulla facciata di una casa nella viciniore frazione Bioley, datato 1836. Dalla parte degli eletti compare un sant'Anselmo che risponde benedicendo al gesto di supplica di una donna tra le fiamme del Purgatorio, segno che il santo dottore ha davvero conquistato un posto nella devozione popolare. Contemporanei a quelli del Grange, ma di tutt'altra levatura, sono i Sant'Anselmo di Giuseppe Stornone nel santuario di Plout (1852-54)? 1 , nella parrocchiale di Torgnon (1867) 72 e nel santuario (fig. 14) Notre-Dame-de-Guérison a Courmayeur (1868)?3, così 67 Sui pittori Curra si veda S. BARBERI, Pittori valdostani d'un tempo, catalogo della mostra (Aosta 1991), Pheljna, Aosta l Pavone Canavese 1990, p. 30. 68 AJ.-B. Curra si può attribuire pure la tela con la crocifissione, san Michele e santa Caterina nella parrocchiale d'In– trod, firmata e datata« Curta 1843 »,e la pala d'altare della cappella di Pian d'Introd (cf. E. BRUNOD, L. GAR!NO, Alta lfillle e valli laterali l, Musumeci, Quart 1995, pp. 140 e 189). 69 La citazione è ancora da identificare, tuttavia pare non appartenere al corpus anselmiano, dal momento che non risulta né nella Patrologia latina del Migne informatizzata, né nell'opera di G. R. EvANs, A concordance to the works oJSt. Anse/m, Kraus lnternational Publications, Millywood N.Y. 1983 (ringrazio il dott. Thomas Kriiger per tale consulenza). Trattandosi di una sintesi molto icastica, viene il sospetto che il committente abbia fornito al pittore una reminiscenza di studi teologici che gli pareva attagliarsi bene al pensiero di sant'Anselmo. 70 BARBERI, op. cit., p. 89. 71 R. BoRDON, L'arte nel Santuario, in G. VUILLERMOZ, Santuario di Plout. Memoria di un'insopprimibile nostalgia del cielo, Tipografia Valdostana, Aosta 1998, p. 42. 72 VESAN, op. cit., p. 50. PERRIN, GARIN, op. cit., pp. 48-49. La doratura a tessere di mosaico dello sfondo si deve all'intervento di N. Pirlato nel 1967 (ibid., p. 45). 73 J. DOMAINE, Le cappelle nella Diocesi di Aosta, Tipografia Valdostana, Aosta 1987, p. IlO. P. CAREGG!O, !!santuario di Notre Dame de Guérison a Courmayeur, Tipografia parrocchiale, Issogne s.d., pp. 75-82. 86

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