- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012
LINO COLLIARD E LA SOCIETÀ ACCADEMICA DI STORIA ED ARTE CANAVESANA casi ho avuto modo di fare da collegamento fra il presidente Viora e Lino Colliard. Nel 1973 sono stato eletto a mia volta socio dell'Académie Saint-Anselme, penso anche grazie ad una sua autorevole indicazione. Con la metà degli anni Settanta i miei legami con Lino Colliard si sono notevol– mente accresciuti, dal punto di vista sia scientifico sia personale. La mia regolare presenza turistica vicino ad Aosta ha favorito per una decina di anni la mia frequen– tazione dell'Archivio storico regionale, che in certi periodi è stata anche piuttosto assidua. .Linteresse reciproco per la valorizzazione e per lo studio della documenta– zione locale ha portato inoltre ad una lunga e proficua collaborazione per la com– pilazione di un certo numero di tesi di laurea su materiale inedito, seguite insieme da Lino Colliard e da me, per essere poi discusse nella Facoltà di Giurisprudenza di Torino, in cui ero stato nel frattempo chiamato. Si è trattato, ad esempio, di fran– chigie valdostane ancora inedite, di documenti su singole località o consorterie, di fonti dell'archivio Challant o di altre note famiglie valdostane. In questi anni, inoltre, il comune amico Piero Venesia, appassionatosi di ricerche storiche, stava conducendo con assiduità - anche nell'Archivio storico regionale ed anche grazie alla collaborazione di Lino Colliard - i suoi studi sul tuchinaggio canavesano e poi su Ibleto di Challant, che sarebbero apparsi nelle pubblicazioni della SASAC: era un costante ulteriore punto di collegamento ed anche una diretta fonte di notizie personali, fra Aosta e Ivrea, ove il canonico Ilo Vignono era venuto a costituire e dirigere l'Archivio storico diocesano ed a creare anche un punto di aggregazione locale fra i cultori e gli studiosi di storia canavesana, certo non para– gonabile con la molto più felice situazione aostana. .LArchivio storico della Regione Valle d'Aosta sotto la direzione di Lino Colliard, infatti, non è stato solo il luogo di conservazione delle fonti della storia valdostana, al quale egli è riuscito a far affiuire via via anche importanti documenti esistenti al– trove o fondi appartenenti ad importanti famiglie valdostane; è stato l'ambiente in cui sono state avviate e portate a termine numerose ricerche sulla storia valdostana, in cui sono state concepite e sviluppate rilevanti collane editoriali e pubblicazioni di successo, in cui non poche persone sono state introdotte alla conoscenza della paleografia e della diplomatica, in cui si è formato, sotto la sua guida, un gruppo consistente e valido di studiosi che hanno saputo proseguirne la strada. La percezio– ne esterna maturata da distante, ad Ivrea e a Torino, è stata quella di un apprezzato centro non solo di conservazione e di valorizzazione del patrimonio documentario valdostano, ma di cultura storica, con proprie iniziative di ricerca e con locali stu– diosi appassionati. I miei legami con Lino Colliard, un po' affìevolitisi con la metà degli anni Ottan– ta per la mia lontananza per una quindicina d'anni dalla Valle, hanno avuto una reviviscenza in occasione del congresso Liberté et libertés, brillantemente tenutosi in Aosta nel1991 sotto la sua abile ed autorevole- anche se discreta e recondita- 109
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