- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012

MARCO CARASSI dell'élite regionale. :L autore risale indietro nel tempo, talora fino al Seicento, inda– gando sulla formazione sociale di quella élite, sui patrimoni familiari, sulle menta– lità, le ideologie e i ruoli politici. La sua conclusione è che il notabilato progressista non sia tanto democratico e liberale quanto soprattutto oligarchico. Il raggiungi– mento dell'agiatezza sembra indurlo a difendere col trasformismo il potere sociale ed economico da lui conquistato. Malgrado la durezza della tesi, che si sarebbe forse giovata di qualche sfumatura in più, l'onestà intellettuale dell'autore - è l'osservazione di Colliard - risulta dal modo imparziale con il quale tratteggia, quasi con simpatia, figure come il barone Giuseppe Gerbore, segretario particolare di Mussolini. La ricerca offre dunque una lezione di carattere generale circa i legami esistenti tra le vicende della Valle, meno isolata di quanto comunemente si creda, e quanto avviene a livello nazionale italiano e francese. Colliard sottolinea la felicità di scrittura, che consente all'autore di tratteggiare una ricca immagine anche della vita vissuta dell'élite valdostana e del ricordo di sé che avrebbe voluto tramandare, mescolando sapientemente il ricorso all'oblio e all'en– fasi autoelogiativa. Sull'utilizzo delle fonti, il giudizio di Colliard è ammirativo, sia per la mole di documenti consultati, sia per il « notevole acume » con il quale sono interrogati, specialmente quelli notarili e finanziari finora largamente inesplorati. « Perfette » appaiono le ricostruzioni genealogiche delle principali famiglie. Ma le fonti citate sono prevalentemente pubbliche, non perché l'autore abbia dimenticato di attinge– re ad importanti archivi privati, ma perché molti archivi privati valdostani risultano dispersi o inaccessibili. Ho voluto testimoniare questo episodio di lavoro in collaborazione con Colliard per aggiungere una piccola tessera al mosaico già ben delineato da tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere un uomo di grande serietà e profonda prepa– razione professionale, di vasta cultura, ma soprattutto di appassionato amore per la petite patrie e per la grande, di nobili ideali, di rispetto per le opinioni diverse, di sereno disincanto nella considerazione critica del passato, di apertura umana e generosità intellettuale. 114

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