- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012
Mons. GIUSEPPE ANFossl Vescovo di Aosta Saluto Buongiorno a tutti. Ho conosciuto Lin Colliard quasi diciassette anni fa. Fin da subito, egli si è messo molto bene in relazione con me, per così dire su due livelli. Da un lato, come "quasi coscritto", fatto che ci ha immediatamente consen– tito di avere note di confidenza; dall'altro, in riferimento al mio ruolo di vescovo, sia per il suo particolare modo di esprimere la fede, basato su una grande attenzione per tutti gli aspetti della storia e della vita religiosa della Valle d'Aosta, sia per il suo costante interesse nei confronti del mio lavoro. Più di una volta ho fatto riferimento a lui per consulenze che riguardavano perso– naggi della storia locale, ed in particolare il pensiero di figure (non solo sacerdoti) che hanno illustrato la nostra regione da molteplici punti di vista. Penso ad un'oc– casione in cui sono stato invitato, per esempio, a redigere una sorta di commento ad opere scritte da personalità del passato. Da lui ho ricevuto, come potete facil– mente comprendere, una consulenza molto colta, ma anche molto orientata e per così dire "collocatà' dal mio punto di vista. Colliard era perfettamente in grado di rendersi conto di quale potesse essere la domanda che portavo dentro di me, al riguardo. Devo poi aggiungere che l'ho incontrato anche a Margnier, a Chambave, in occa– sione di una visita pastorale. Vedere i "suoi" luoghi, la sua casa, gli ambienti che hanno espresso la sua personalità nel corso della sua vita mi ha permesso di entrare maggiormente nella lettura della terra e della storia valdostana, per il suo tramite. Una lettura del passato che per lui è sempre avvenuta attraverso le persone che lo hanno costruito: e questo è un altro aspetto che ho colto nella sua frequentazione e che desidero mettere in evidenza. Ho riscontrato infatti in lui l'interesse e il fascino per i personaggi imponenti della storia, per i portatori di alti messaggi di cultura e valori da testimoniare, ma nello stesso tempo una grande attenzione per le persone semplici. Colliard vedeva in ogni figura espressa dal nostro popolo un possibile testimone della storia e della tradizione valdostana. Mettendo in ordine in questi giorni la mia corrispondenza, dato che sono quasi sulla porta, pronto per "uscire di scenà', ho rinvenuto alcune sue lettere: delle belle lettere, che esprimono auguri, ma anche pensieri relativi a questo momento storico che stiamo vivendo. 25
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