- Academie de Saint Anselme - Nouvelle Serie - 01/06/2012
ALESSANDRO CELI ed immobili, ivi compreso l'archivio, dei Sarriod de La Tour, alla morte della contessa Cristina, avvenuta in Aosta il 4 novembre dello stesso anno. Mons. Frutaz, attuale presidente dell'Accademia di S. Anselmo, allora giovane chierico, si ricorda di aver visto collocato in una sala del vescovado l'intero archivio Sarriod. Alla morte di mons. Calabrese (7.V1932) detto archivio passò a mons. Gal, erede universale, a sua volta, del vescovo Calabrese, nonché vice-presidente dell'Accademia di S. Anselmo. Mons. Gal cedette o lasciò in deposito (la que– stione è controversa) a questo ente l'archivio Sarriod de La Tour. Negli anni immediatamente precedenti la seconda guerra mondiale, il fondo archivistico dei Sarriod venne ampiamente sfruttato (come testimonia un'in– gente quantità di materiale storico conservato presso l'Accademia di S. Ansel– mo) dal can. J. Lale-Démoz, in vista della compilazione della sua Histoire de Saint-Pierre, che purtroppo non vide la luce, a causa degli avvenimenti bellici. Per facilitare la consultazione del fondo, l'allora presidente dell'Accademia, mons. G. Boson, consentì che il Lale (segretario della medesima) trasferisse nel proprio canonicato gran parte di detto fondo, come da comunicazione verbale fatta al sottoscritto dal canonico Maxime Durand (+ 1966). I docu– menti residui (12 cartoni) rimasero presso l'archivio accademico, ove il sotto– scritto poté consultarli sin dal1955. Particolare nuovo: alla morte del Lale (1944), come da testimonianza resami da suor Gioconda Lale-Démoz, sorella del defunto, nel febbraio dello scorso anno, tutti i documenti in questione passarono nelle mani di don Giovanni Jaccod, eminente paleografo, che s'occupava lui pure della storia di Saint– Pierre. Sembra che al decesso del Jaccod, avvenuto nel 1950 al priorato di Saint-Pierre, il suo esecutore testamentario, don Omer Anselmoz, nativo del luogo, come i due precedenti ecclesiastici, non conoscendo l'esatta provenien– za di detti documenti, li abbia infine consegnati al municipio di Saint-Pierre, come inerenti pure alla storia di quel Comune ». Que reste-t-il à dire, après cette lecture? Il est évident que, en bon archiviste, le professeur Colliard a non seulement assuré la conservation du Fonds Sarriod, mais fourni aussi l'historique des vicissitudes du Fonds, un historique construit par des données documentaires, telles que les testaments des personnages cités, des souve– nirs personnels (sur lesquels je reviendrai bientòt) et des interviews aux témoins, telle que celle accordée parla sceur du chanoine Lale-Démoz. Je veux, en particulier, souligner l'apport des souvenirs personnels de Colliard, qui rappelle les informations que Mgr Frutaz et le chanoine Durand, en leur qualité de présidents de l'Académie Saint-Anselme, lui avaient données en tant que secrétaire 46
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